Raccolta premi complessiva in crescita del 5,1% (danni +0,9%, vita +7,8%). Utile netto consolidato a quota 30 milioni di euro, in calo del 46,4% a causa degli…
Il gruppo Cattolica Assicurazioni ha registrato nei primi 9 mesi del 2017 un utile netto consolidato di 30 milioni di euro (-46,4% rispetto al 30 settembre 2016) e un utile netto di Gruppo pari a 21 milioni di euro (-53,3%). La società veronese ha precisato che «il risultato netto tiene conto degli impatti economici di natura non ricorrente derivanti dall’applicazione delle nuove procedure di impairment test, per un totale di 67 milioni di euro (di cui 66 milioni di euro quota Gruppo) già contabilizzate nella prima metà dell’anno».
La raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto danni e vita ha raggiunto i 3,67 miliardi di euro (+5,1%).
In particolare, nei danni la raccolta premi del lavoro diretto ha toccato quota 1,39 miliardi di euro (+0,9%). Nel comparto auto, la raccolta è stata pari a 790 milioni di euro (+0,6%). È cresciuto anche il numero di clienti (il numero di polizze in portafoglio ha registrato nei primi nove mesi un incremento di circa 97.000 unità, +3%), mentre il premio medio è calato dell’1,6%. I rami non auto, con una raccolta premi pari a 604 milioni di euro, sono cresciuti dell’1,2%. Il combined ratio è passato da 93,2% al 30 settembre 2016 a 94,9%. La variazione è dovuta principalmente ai sinistri collegati agli eventi atmosferici che si sono verificati nel corso del terzo trimestre 2017 che hanno pesato per circa 1,5 punti percentuali e alla diminuzione della redditività del ramo auto a fronte del protrarsi del calo del premio medio.
Nel segmento vita, la raccolta da lavoro diretto si è attestata a 2,26 miliardi (+7,8%). In crescita la raccolta nei rami tradizionali (I e V, +4,1%) e quella del ramo III (+31,4%).
GESTIONE FINANZIARIA E SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il risultato degli investimenti è stato pari a 357 milioni di euro (rispetto a 356 milioni al 30 settembre 2016), con masse in gestione in aumento e realizzi limitati di plusvalenze. Gli investimenti sono ammontati a 22,7 miliardi di euro. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono state pari a 3,58 miliardi di euro (3,56 miliardi al 31 dicembre 2016) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si sono attestate a 17,9 miliardi di euro (quasi 17 miliardi al 31 dicembre 2016).
Il patrimonio netto consolidato è stato pari pari a 2,07 miliardi di euro (2,11 miliardi di euro al 31 dicembre 2016). L’indice Solvency II del gruppo è pari a 185%. (fs)
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