L’utile netto è calato del 9,6% a 110,3 milioni di euro. Masse gestite in crescita del 7,3%.

Banca Generali ha registrato nel primo trimestre 2025 un utile netto consolidato di 110,3 milioni di euro, in diminuzione del 9,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.

La raccolta netta totale è stata pari a 1,5 miliardi di euro (1,6 miliardi di euro nel periodo corrispondente dello scorso anno). Le masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti da Banca Generali hanno raggiunto a fine marzo i 103,9 miliardi di euro, con una crescita del 7,3% su base annuale.

Il margine di intermediazione è stato pari a 256,6 milioni di euro (-2,4% rispetto a fine marzo 2024). Il risultato, ha fatto sapere la banca, è principalmente riconducibile al confronto sfavorevole nelle condizioni del mercato che hanno impattato le voci variabili (34,4 milioni di euro nel primo trimestre 2025 contro 54,4 milioni di euro nel primo trimestre 2024), al netto delle quali il margine di intermediazione avrebbe mostrato una crescita del 6,9%. Il dato ha beneficiato del “forte” contributo delle commissioni nette ricorrenti (128,2 milioni di euro, +8,4%) e della “buona” tenuta del margine finanziario (88 milioni di euro, +4,8%).

Le commissioni lorde ricorrenti sono state pari a 278,7 milioni di euro (+8,5%). I costi operativi si sono attestati a 82,6 milioni di euro (+21%). I costi ‘core’ hanno toccato i 67,1 milioni di euro.

A livello patrimoniale, Banca Generali ha registrato un Cet1 ratio al 17,2% e un Total capital ratio al 19,2%. (fs)

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