Il Cda ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e quello consolidato al 30 giugno 2017. In crescita ricavi, Ebitda e utile.
Il consiglio di amministrazione di Assiteca, gruppo italiano attivo nel brokeraggio assicurativo e nella consulenza sulla gestione del rischio e quotato all’Aim di Borsa Italiana, ha approvato venerdì scorso il progetto di bilancio consolidato e di esercizio al 30 giugno 2017, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea degli azionisti prevista in prima convocazione il 26 ottobre e in seconda convocazione il 27 ottobre 2017.
Il bilancio consolidato ha evidenziato ricavi lordi pari a 64,8 milioni di euro (+6,7% rispetto al 30 giugno 2016), ricavi netti per 57 milioni di euro (+9,2%), un Ebitda pari a 9 milioni di euro (+3,4%) e un utile netto pari a 3,6 milioni di euro (+8,5%).
Assiteca ha fatto sapere, attraverso una nota, che il bilancio consolidato «include solo i primi 6 mesi della neo acquisita C.D.M. Insurance Brokers srl incorporata in Assiteca spa lo scorso mese di giugno. Per effetto dell’integrazione del semestre mancante i ricavi aumenterebbero di 0,4 milioni di euro e l’Ebitda di 0,2 milioni di euro salendo a un totale di 9,2 milioni di euro (+5,7% rispetto al 2016)».
La crescita dei ricavi a livello consolidato è stata pari a circa il 7,5%, di cui il 5% circa è derivato da crescita esterna. Assiteca ha continuato a perseguire attività di sviluppo commerciale volte allo sviluppo del proprio portafoglio clienti, registrando una crescita dei ricavi per linee interne pari a circa il 2%.
La posizione finanziaria netta, inclusiva dei debiti per acquisizioni, è stata pari a 27,1 milioni di euro (22,5 milioni di euro nell’anno precedente). Questa variazione, ha spiegato Assiteca, è riconducibile per 3,6 milioni di euro all’effetto derivante dall’acquisizione di Lertora F.lli & Courtman spa e, per la restante quota, principalmente alle attività di finanza straordinaria funzionali alla crescita perseguita attraverso le acquisizioni perfezionate nell’esercizio.
La variazione intervenuta nella composizione dei debiti finanziari che, al 30 giugno 2017, sono costituiti per il 51% da debiti a breve termine (83% al 30 giugno 2016) e da debiti a medio lungo (in scadenza oltre i 12 mesi) per il restante 49% (17% al 30 giugno 2016). Ciò è avvenuto mediante una politica di ottimizzazione finanziaria volta da un lato a utilizzare prestiti chirografari con scadenza mediamente a 36/48 mesi e, dall’altro, alla definizione del nuovo pool con Banca Imi. (fs)
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