sabato 11 Ottobre 2025

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GRUPPO AGENTI ITAS ASSICURAZIONI: IL BILANCIO DELLA PRESIDENZA FARAGUNA

Tuttointermediari.it ha intervistato l’agente veneziana che ha assunto la guida della rappresentanza a novembre del 2021. Fra i risultati spiccano la firma dell’accordo dati e la partecipazione ad alcuni progetti. Ma anche…  

 

Elena Faraguna, prima da sinistra, interviene all’ultimo congresso del Gruppo agenti Itas Assicurazioni a ottobre scorso

A novembre dell’anno scorso il Gruppo agenti Itas Assicurazioni (Gaia) affidava la carica di presidente a Elena Faraguna. A un anno di distanza, Tuttointermediari.it ha provato a fare un bilancio relativamente all’attività di quello che è l’ex gruppo agenti Rsa, che oggi è costituito da circa 180 iscritti, in larghissima parte plurimandatari.

E plurimandataria è anche la presidente della rappresentanza. Faraguna, 48 anni, veneziana, è operativa a Mestre ed è figlia d’arte. «Non sono molte le donne che ricoprono il ruolo di presidente di gruppo agenti ed è un mondo ancora estremamente caratterizzato dal genere maschile», dice a Tuttointermediari.it. «Alla luce di ciò temevo un po’ anche le relazioni, che sono ottime, con la compagnia». Messo da parte, dunque, questo stato d’animo iniziale, Faraguna si è tuffata nel pieno dell’attività del gruppo agenti, agevolata anche dal fatto di aver ricoperto in precedenza l’incarico di vice presidente.

Domanda. Un mese fa si è svolto, a Trento, il congresso del Gaia. Come è andato?

Risposta. L’evento, che si è tenuto all’Itas Forum, non aveva scopo elettivo e quindi era finalizzato solo al confronto attivo e all’aggiornamento. Per il Gaia è stata l’occasione per fornire degli spunti che fossero stimolanti nell’ambito di un dialogo costruttivo e per percepire quali potessero essere le eventuali criticità nella rete. La partecipazione degli iscritti, seppur limitata per il fatto che comunque il nostro è un gruppo costituito per lo più da agenti plurimandatari, è stata comunque molto attiva e i lavori si sono svolti in maniera positiva. Era quello che volevamo ottenere.

D. Lei ricopre la carica di presidente ormai da un anno. Quali risultati sono stati raggiunti?

R. Nel 2022 abbiamo sottoscritto con la mandante Itas l’accordo dati. È stata una trattativa piuttosto complicata nella sua genesi, ma che alla fine ci ha portato a un sostanziale accordo per il quale possiamo ritenerci soddisfatti. L’accordo prevede che gli agenti siano titolari autonomi del dato del cliente. Abbiamo ottenuto anche, nel caso di cessazione del rapporto, il trasferimento in formato share, quindi condivisibile da tutti, di quelli che sono i dati degli stessi clienti.

D. C’è stata collaborazione da parte della compagnia?

R. Sì. Itas è una compagnia che vanta una capacità di relazione elevata; siamo ancora ai livelli in cui ci si siede al tavolo e si discute. Tenga conto che il nostro gruppo agenti è per Itas secondario rispetto a quello “storico” (l’Associazione Gruppo agenti Itas, ndr). Nonostante ciò, la dose di attenzione nei nostri confronti e la volontà di condivisione degli argomenti è eccellente. I vertici di Itas si sono resi conto, strada facendo, del valore aggiunto che può dare una rete di agenti plurimandatari come la nostra; noi abbiamo veramente una elasticità mentale che è data dall’abitudine al confronto e alla continua comparazione di soluzioni non soltanto a livello assicurativo, ma anche imprenditoriale. Questo è un valore aggiunto che ci riconoscono in continuazione.

D. Altri risultati conseguiti dal Gaia sotto la sua presidenza?

R. Abbiamo aderito a due progetti. In passato abbiamo sollecitato più volte la compagnia a investire di più sulle agenzie del Gaia che, essendo plurimandatarie, conoscono poco. Si tratta di agenzie che hanno cinque – sei mandati, a volte anche dieci, con diversi volumi di premi. Abbiamo quindi detto alla compagnia che una maggiore disponibilità a livello assuntivo avrebbe consentito alla compagnia di estendere gli ambiti di lavoro con noi. È stata così creata una sorta di task force, all’interno di Itas, dedicata allo sviluppo di quelle agenzie che avessero necessità di spostare portafogli o comunque di assumere collaboratori, e quindi di crescere scegliendo Itas come partner principale. Questo è un progetto che coinvolge inizialmente un piccolo numero di agenzie nell’ottica poi di allargarsi. E i risultati si vedono, dal momento che le agenzie iscritte al Gaia stanno facendo numeri incredibili come l’incremento del 10% nei rami elementari…

D. L’altro progetto riguarda?

R. Come gruppo abbiamo aderito a una iniziativa nell’ambito della perizia interna alla compagnia. In pratica, per i sinistri di entità ridotte by-passiamo la perizia esterna e questo porta dal lato della compagnia a un risparmio e dal lato nostro a importanti soddisfazioni in termini di qualità e velocità nella liquidazione del sinistro. In questo momento ci sono una ventina di agenzie pilota che stanno testando l’iniziativa e i risultati sono ottimi. L’intenzione è di estenderla a tutte le agenzie una volta a regime.

D. Si parla molto di semplificazione e di snellimento dei processi nelle agenzie. Come si è mosso il Gaia?

R. In questo senso abbiamo stipulato un paio di accordi con partner esterni con l’obiettivo di gestire le incombenze burocratiche che non sono il core della nostra attività. Stiamo poi collaborando con l’Associazione Gruppo agenti Itas nell’ambito di Itas Network, una iniziativa che in qualche modo dovrebbe consentirci di risolvere quelle assunzioni che esulano dalle capacità di Itas.

D. Su cosa si sta concentrando, in particolare, il Gaia in questo momento?

R. Il focus è sulla qualità dei prodotti della compagnia. Stiamo sollecitando l’impresa a una specializzazione di qualità. È solo con prodotti di qualità che ci salviamo dalla concorrenza che è sempre più spietata. Stiamo spingendo la compagnia in questa ottica e sempre meno in quella dell’instant insurance che a Itas tanto piace…

D. In generale siete soddisfatti del catalogo prodotti messo a disposizione da Itas?

R. Direi di sì. È abbastanza vario e interessante. Sono convinta che si possa sempre fare meglio; ci sono dei nodi che non tornano sempre al pettine e che vorremmo sciogliere.

D. E sull’auto quale è la sua opinione?

R. È un mercato complicato. Il gruppo agenti, come giunta e direttivo, si è reso conto della necessità di un cambio di mentalità. Abbiamo quindi ritenuto opportuno affrancarci da questo settore e ormai da tempo lo gestiamo senza una grandissima apprensione. Partecipiamo alle commissioni, collaboriamo attivamente nel comprendere quali siano veramente le possibilità di lavoro nell’ambito della Rc auto, monitoriamo quello che accade, ma non è lì che si investe. La compagnia in questo momento sta applicando degli aumenti che sono abbastanza accettabili e molto gestibili a livello di scontistiche e di offerte. Si parla di un possibile incremento generalizzato dei premi da parte di tutto il settore. Mi sembra inevitabile visto il contesto.

D. In definitiva, cosa avete chiesto alla compagnia al termine del congresso di Trento?

R. Nulla in particolare. Abbiamo manifestato la necessità di confermare il trend di crescita e mantenere questa eccezionale relazione.

Giuseppe Consoli qualche anno fa, quando era presidente dell’Associazione Gruppo agenti Itas

D. Il fatto di dialogare con una compagnia il cui presidente, Giuseppe Consoli, è stato, in passato, alla guida del gruppo agenziale quanto vi agevola?

R. In generale le compagnie non sanno quello che accade in agenzia. Consoli è sicuramente una persona che in agenzia ci ha lavorato anche se da parecchi anni non svolge più l’attività di agente e forse neanche lui è sul pezzo come possiamo esserlo noi…In ogni caso, Consoli per noi è un punto di riferimento e con lui dialoghiamo frequentemente.

D. Come è il rapporto con il gruppo agenti storico di Itas? Si pensa a una possibile unificazione oppure no?

R. In questo momento stiamo bene così e non vedo la possibilità di una fusione, ma non tanto da parte nostra, nel senso che eravamo ben disposti in partenza, quanto dalla parte dell’altro gruppo che forse ha più interessi da tutelare. Ha accordi economici che non conosciamo e che sono diversi dai nostri. In occasione del nostro congresso di Trento ho chiesto a Diego Marchignoli (il presidente dell’Associazione Gruppo agenti Itas, ndr) di essere presente e di fare un intervento per permettergli di presentare il progetto Itas Network. Questa iniziativa si inserisce nell’ottica di pensare prima o poi a un percorso comune: i due gruppi rappresentano non tantissimi soggetti e sicuramente un’unica rappresentanza sarebbe più forte.

D. Un anno da presidente. Che bilancio trae da questa sua esperienza?

R. Devo dire che il bilancio è assolutamente positivo e mi sta consentendo di crescere professionalmente. Certo, questo incarico sottrae tempo a quella che è la mia attività lavorativa, però poi porta a soddisfazioni. Credo che ognuno di noi nella vita debba fare qualcosa per gli altri all’interno dei gruppi e questo è il mio apporto per il tempo che lo farò. Contatto i colleghi quando hanno bisogno; la stanchezza c’è ma sono soddisfatta. Il nostro gruppo agenti sta crescendo bene e non ci sono grandi criticità.

Fabio Sgroi

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