martedì 21 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

GRUPPO AGENTI GENERALI: «NO AL CANNIBALISMO ALL’INTERNO DELLA RETE GENERALI ITALIA»

La rappresentanza guidata da Vincenzo Cirasola lamenta la mancanza di rispetto «da parte dei colleghi di alcuni degli altri brand» delle linee guida indicate nella circolare sulle regole di coesistenza delle agenzie sul territorio. Ma all’ultimo consiglio direttivo del gruppo non si è parlato solo di questo…

Vincenzo CirasolaNon è la prima volta che il Gruppo agenti Generali richiama l’attenzione su un aspetto delicato: quelle delle regole di concorrenza interna e della coesistenza tra agenzie di Generali Italia sul territorio. Il processo di integrazione fra le ex reti Assicurazioni Generali, Toro, Ina Assitalia, Lloyd Italico e Augusta sta andando avanti. Stiamo parlando di circa 1.500 agenzie e 2.600 agenti.

Generali Italia ha predisposto in collaborazione con il gruppo agenti Generali un regolamento ad hoc, volto a delineare le regole di comportamento della rete. Il tutto per evitare che l’offerta assicurativa di una divisione del Gruppo Generali si presenti in competizione con quella di altra divisione del Gruppo. Un situazione che la compagnia considera «pregiudizievole per l’equilibrio dell’azione commerciale e per l’immagine del gruppo stesso».

L’accordo siglato alla fine dello scorso anno fra i vertici di Generali Italia e il Gruppo agenti Generali doveva chiarire anche questo aspetto. Sono passati 8 mesi e sembra che il problema sia ancora reale. Almeno secondo quanto si legge nel documento finale approvato all’unanimità dal consiglio direttivo del Gruppo agenti Generali, che si è riunito a Riccione (Rimini) il 28 e 29 maggio scorsi.

In particolare, la rappresentanza agenziale presieduta da Vincenzo Cirasola (nella foto), lamenta «il continuo “cannibalismo” da parte dei colleghi di alcuni degli altri brand che non rispettano le linee guida indicate nella circolare “regole di coesistenza delle Agenzie sul territorio”». Ma i vertici del Gruppo agenti Generali hanno discusso anche di altri argomenti. Oltre a esprimere «gratitudine e apprezzamento» per l’operato e i risultati ottenuti dalla giunta esecutiva e dalle commissioni tecniche, hanno ritenuto «un importante risultato politico» l’istituzione del Coordinamento europeo degli agenti di Generali.

La rappresentanza ha avanzato anche alcune richieste alla mandante, come per esempio «interventi mirati per il recupero del ramo Rc auto e un rafforzamento degli uffici assuntivi danni e vita e di liquidazione sinistri, per un servizio più efficiente alle agenzie e, quindi, ai clienti» e ha ribadito «forte contrarietà per le continue disfunzioni e i disservizi che perdurano a causa della riorganizzazione di Generali Italia». Relativamente alle novità strategiche delineate a livello mondiale per il settore global corporate & commercial, il consiglio direttivo ha richiesto che i cambiamenti dei criteri assuntivi «non vadano a pregiudicare la redditività agenziale». Infine, sul Fondo pensione agenti, il gruppo ha auspicato «con fermezza» che sia salvato e non commissariato.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA