Fra gli obiettivi c’è la tutela della redditività del portafoglio agenziale, ma anche…
Proseguire il confronto con la compagnia con l’obiettivo di «tutelare la redditività del portafoglio agenziale». È il mandato che gli iscritti al Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi) hanno dato al nuovo consiglio direttivo della rappresentanza agenziale.
Sono tre, in particolare, i punti su cui concentrarsi: si va dalla riforma e sviluppo dei danni non auto (anche con riferimento alle novità legislative), da attuarsi attraverso «attività pianificate e concordate preventivamente tra la giunta esecutiva e la mandante», al vita (con particolare attenzione «al rafforzamento del management fee – anche alla luce degli attuali istituti penalizzanti come il Rework imposti unilateralmente dalla compagnia – e alla remuneratività per l’intera rete agenziale, l’organizzazione produttiva e le sottoreti, anche utilizzando la creazione di nuovi prodotti a premio annuo»), fino ad arrivare all’«efficientamento delle varie fasi della gestione dei sinistri» e al «miglioramento della qualità delle strutture liquidative e peritali».
Ma c’è un altro punto su cui si concentrerà l’attività dei nuovi vertici del Ga-Gi: «rafforzare la centralità del “Modello agenzia imprenditoriale con sottorete di produttori dipendenti della compagnia” a partire da recruiting e consolidamento delle risorse: assunzione diretta, remuneratività della loro attività e percorso di crescita professionale motivante». Si cercherà anche di «favorire ulteriori sviluppi di collaborazioni orizzontali o altro».
Il consiglio direttivo, secondo quanto si legge nella mozione elaborata in occasione dell’ultimo congresso straordinario di Roma (nella foto), è stato invitato a «continuare il percorso di collaborazione e confronto nei rapporti con gli altri gruppi agenti» e ad «attuare immediatamente il percorso di riforma dello statuto da porre in votazione entro 18 mesi».
Fabio Sgroi
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