martedì 23 Settembre 2025

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GRUPPO AGENTI GENERALI ITALIA: CHI SONO I TRE (EX) FEDELISSIMI DI CIRASOLA CHE CONTESTANO LA SUA RIELEZIONE

Luca Capato, Stefano Maestri Accesi e Carlo Bracci hanno ricoperto in precedenza tutti la carica di vicepresidente. Hanno chiesto all’assemblea un cambio al vertice «nella continuità». E avrebbero accettato il responso dell’assemblea se nella prima riunione del direttivo non fosse accaduto quello che per loro…

 

Dopo le polemiche scoppiate a seguito della rielezione di Vincenzo Cirasola a presidente del Gruppo agenti Generali Italia (che ricoprirà l’incarico per l’ottava volta consecutiva) la domanda è se i fatti accaduti avranno delle ripercussioni nell’unità della rappresentanza agenziale. Lo stesso Cirasola, appena rieletto, ha auspicato «di recuperare rapidamente l’unità del gruppo agenti, superando la dialettica che si è manifestata al congresso».

Nell’articolo pubblicato da Tuttointermediari.it lo scorso 23 giugno, che ha fatto riferimento a documenti ufficiali, le parti in causa hanno spiegato le proprie posizioni direttamente a tutti i soci del Ga-Gi, a chi era presente a Monopoli e a chi è rimasto a casa.

E se da un lato il riconfermato presidente si è subito messo in moto per far ripartire le attività del gruppo dopo l’ovvia parentesi dovuta all’evento congressuale, dall’altro chi ha contestato il responso della rielezione non sembra proprio metterci una pietra sopra.

Luca Capato

Soffermiamoci allora su chi sono coloro che intendono portare avanti la questione. Si tratta di tre (ormai ex) “fedelissimi” di Cirasola. Luca Capato era il vice presidente vicario uscente del Ga-Gi e Stefano Maestri Accesi era il vice presidente uscente. Insomma, rispettivamente i numeri due e tre di Cirasola prima delle ultime elezioni pugliesi.

Andando più nello specifico, Capato è nel consiglio direttivo da 15 anni, di cui 9 anni in giunta esecutiva e 6 anni in qualità di vice presidente vicario. Maestri Accesi è in consiglio direttivo da 11 anni, di cui 6 in giunta e tre anni come vice presidente. Ecco perché si parla di “fedelissimi”.

Il terzo agente che si è schierato apertamente per il cambio al vertice (la persona indicata come successore di Cirasola era Capato) è Carlo Bracci, che solo tre anni fa aveva deciso di uscire dalla giunta dopo tanti anni in prima linea (anche lui è stato vice presidente di Cirasola).

Stefano Maestri Accesi

Dunque tutte persone di un certo spessore, all’interno del gruppo agenti, che hanno gravitato, in questi anni, nei piani alti dell’associazione. Non agenti in cerca di una poltrona, per intenderci, perché la poltrona ce l’avevano già.

Capato, Maestri Accesi e Bracci hanno in sostanza chiesto all’assemblea un cambiamento si potrebbe dire “generazionale”: Cirasola il prossimo dicembre compirà 67 anni, Capato di anni ne ha 51, Maestri Accesi 46, Bracci 56. Un cambiamento, o meglio un avvicendamento, che hanno definito «per scelta e non per necessità». Un cambiamento, e lo hanno sottolineato in assemblea, «nella continuità».

E l’assemblea comunque ha dato dei segnali, se si considera che i risultati della votazione dei componenti elettivi hanno visto i tre candidati principali ottenere questo numero di voti dei presenti all’assemblea (circa 998 votanti – presenti o in delega): Cirasola 433 voti, pari al 43% delle 998 preferenze possibili; Capato 294 voti, pari al 30% delle 998 preferenze possibili, Maestri Accesi 273 voti, pari al 27% delle 998 preferenze possibili.

Al congresso prima di Monopoli, cioè quello di Lisbona (giugno 2019) Cirasola aveva staccato nettamente il secondo candidato (Maestri Accesi) ottenendo 545 voti contro 156. Ancora più schiacciante era stato il responso delle urne al congresso di Venezia (2016), con Cirasola che aveva avuto la meglio su Francesco Libutti (711 contro 188).

In consiglio direttivo, poi, a Lisbona Cirasola aveva ottenuto addirittura 33 voti (due schede bianche). A Monopoli, ha ottenuto 21 voti su 35. Sono numeri che ognuno può interpretare come vuole. Quello che è certo è che all’interno del consiglio direttivo in ogni caso, oggi,  c’è una fetta consistente di consiglieri diciamo così “non allineati” con chi guida il gruppo agenti. Vedremo se Cirasola riuscirà a ricucire lo strappo.

Carlo Bracci

Ma oltre a questo c’è la questione legata alla procedura che ha portato alla rielezione dell’agente di orgine pugliese. Capato, già lunedi scorso ha chiesto alla segreteria del Ga-Gi copia del parere legale dell’avvocato Jader Ritrovato, pervenuto al gruppo agenti il 17 giugno scorso, contenente le informazioni lette a voce ai 35 componenti di nuova nomina, durante il primo incontro del direttivo. E ha anche chiesto la copia del verbale della riunione contenente l’esito delle votazioni effettuate ai fini della nomina dell’articolo 12 dello statuto “Presidente”.

Poi ha scritto (lettera firmata anche da Maestri Accesi e da Bracci) una lettera ai soci (21 giugno) e, secondo quanto risulta a Tuttointermediari.it, una seconda missiva sarebbe stata inviata proprio in queste ultime ore, sempre agli associati al gruppo. A dimostrazione che la vicenda è tutt’altro che chiusa…

Fabio Sgroi

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