Lunedì scorso si è tenuto un evento in Torre Generali per analizzare quanto fatto e parlare dei prossimi passi. Il commento di Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia.
A due anni dall’avvio del programma di integrazione di Cattolica Assicurazioni in Generali Italia, lunedì scorso si è tenuto un evento in Torre Generali per fare il punto su quanto è stato realizzato finora e sui prossimi passi da compiere.
«L’incontro di lunedì è stato prima di tutto l’occasione per ripercorrere i risultati raggiunti e per ricordare che senza l’impegno e la dedizione dimostrati da tutti i colleghi e dalla rete agenziale non sarebbe mai stato possibile imprimere al processo un’accelerazione così importante», ha commentato Giancarlo Fancel, country manager & ceo di Generali Italia. «L’anno che sta per chiudersi è stato complesso e sfidante, come i tempi che stiamo vivendo. Nonostante questo, abbiamo saputo interpretare al meglio questa sfida, rimanendo coerenti alla nostra strategia e focalizzati sulle priorità del nostro piano industriale, tra le quali l’integrazione di Cattolica riveste un ruolo primario. Un impegno che dovremo portare avanti con tutte le nostre migliori energie anche l’anno prossimo, per completare l’ultima parte del percorso e traguardare l’ultimo anno di piano».
Fancel, inoltre, ha definito “cruciale” il tema di portare «l’energia dei cantieri di integrazione all’interno di ogni agenzia di Cattolica». Il lavoro «appassionato ed efficace dei team coinvolti nel programma», ha dichiarato, «sarà fondamentale per sostenere l’onboarding definitivo della rete Cattolica (si tratta di circa 700 agenzie, ndr) in Generali Italia. In questi mesi abbiamo chiesto agli agenti un impegno significativo e ora dobbiamo consolidare i traguardi raggiunti perché la rete, e di conseguenza la compagnia, possa beneficiare appieno dei risultati di questa operazione».
Fabio Sgroi
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