Il consulente dello Sna, intervenuto in occasione della presentazione dell’ultima edizione dell’Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi a cura di Cgpa Europe, ha parlato della nuova normativa, delle difficoltà in questa fase e del confronto con le istituzioni.

La nuova normativa sta mettendo in difficoltà il mondo degli intermediari e per superare questa fase è necessario confrontarsi con le istituzioni. Il Sindacato nazionale agenti è uno degli attori in gioco. A parlare delle mosse attuate dal sindacato di via Lanzone in questi ultimi mesi è stato Domenico Fumagalli, consulente Sna ed è direttore dello stesso sodalizio.
Intervenuto in occasione della presentazione dell’ultima edizione dell’Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi a cura di Cgpa Europe, Fumagalli ha voluto analizzare lo stato dell’arte.
«Negli ultimi mesi lo Sna si è molto impegnato per superare gli ostacoli che l’applicazione della nuova normativa pone agli agenti», ha affermato. «Lo abbiamo fatto, oltre che dialogando con le compagnie, avviando con l’Ivass un confronto a tutto campo, a cominciare dalla legge 221/2012 e dal Regolamento applicativo Ivass che disciplinano le attività svolte in collaborazione tra intermediari».
Secondo Fumagalli sono stati fatti «importanti passi avanti sull’uso, da parte degli agenti, delle tecnologie digitali». Il focus è stato anche sulla documentazione precontrattuale «con l’obiettivo di concentrare in un unico documento tutti gli adempimenti. Con l’Ivass abbiamo parlato anche della Product and oversight governance (Pog). Soprattutto, abbiamo chiesto all’Autorità di tenere conto nell’esercizio del proprio ruolo dei princìpi di equità, dimensione dell’intermediario e proporzionalità. L’Ivass si è impegnata a ridurre gli oneri burocratici che appesantiscono la nostra attività e confidiamo che questo accada».
Fabio Sgroi
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