Il presidente dell’Aiba non nasconde la propria soddisfazione dopo il via libera, da parte dei soci, agli interventi che andranno a cambiare alcune parti dello statuto e del codice deontologico. «È un percorso coerente con la mission dell’associazione, di rappresentanza e tutela di tutti i broker, dalle aziende piccole, a quelle medie, ai grandi gruppi, che costituiscono il patrimonio della nostra associazione».

Luca Franzi, presidente dell’Aiba (l’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) non ha nascosto la propria soddisfazione dopo il voto favorevole espresso dai soci, durante l’assemblea annuale dell’associazione di oggi, alle modifiche a statuto e codice deontologico.
«Ancora una volta, con una partecipazione attiva, i broker di Aiba hanno dimostrato una forte consapevolezza di essere parte di una comunità la cui mission è, da sempre, quella di qualificare il broker, tutelandone la professionalità in funzione della salvaguardia dei diritti del cliente. Lo statuto e il codice deontologico rappresentano un quadro di autoregolamentazione condiviso che costituisce uno strumento per perseguire tali scopi», ha commentato Franzi. «In un mondo in costante cambiamento, anche tali strumenti devono evolversi per poter restare coerenti con gli obiettivi dei broker Aiba. Per questo, ritengo che la votazione con cui oggi i broker Aiba si sono espressi rappresenti un passo importante per continuare a guardare al futuro e affrontare assieme le prossime sfide».
Lo stesso presidente di Aiba ha precisato come, sulla scorta delle segnalazioni pervenute dalla base associativa, siano intervenuti «ulteriori elementi ed emerse alcune criticità per cui risulti indispensabile una parziale rivisitazione delle norme, riformando alcuni punti relativi sia allo statuto che al codice deontologico».
La riforma, ha concluso Franzi, «è un’iniziativa che si inserisce in un percorso di rinnovamento partito con la riforma delle norme sulla nomina delle cariche elettive, garantendone l’alternanza e quindi la rappresentatività, e che sta proseguendo in più direzioni, da un lato, nei rapporti tra associazione e broker, con la transizione della comunicazione verso gli associati a modalità digitali e immediate. È un percorso coerente con la mission dell’associazione, di rappresentanza e tutela di tutti i broker, dalle aziende piccole, a quelle medie, ai grandi gruppi, che costituiscono il patrimonio della nostra associazione».
Fabio Sgroi
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