Il presidente di Agit (Agenti Groupama Italia) archivia l’anno che si è appena concluso togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa. E guarda avanti: «I presupposti per rilanciare la nostra professione ci sono tutti».
«Un anno intenso e difficile». Così Mauro Franchi (nella foto), presidente di Agit (Agenti Groupama Italia), ha archiviato l’anno appena conclusosi. In una comunicazione inviata agli iscritti, il riconfermato presidente ha voluto fare il punto, anche per spiegare quali passi in avanti sono stati compiuti e l’atteggiamento da assumere in futuro.
«Siamo stati impegnati nella ricerca di soluzioni che ci permettessero di superare le tante criticità contingenti e concentrati ad individuare una proposta di rilancio del nostro lavoro, della nostra professione e del modello di distribuzione dove investire e concentrare i nostri sforzi», scrive Franchi. «Propositività è stato il nostro obiettivo. Abbiamo fermamente creduto che dall’analisi di questo complesso contesto assicurativo e dal riscontro quotidiano e diretto con il mercato emergesse sempre di più la conferma che l’idea che si potesse fare a meno degli agenti, cioè di noi, del nostro ruolo e della nostra centralità con il cliente era sempre più smentita. Il prezzo pagato dal mercato delle assicurazioni per non aver da subito investito sulla nostra reale centralità di professionisti assicurativi e di erogatori professionali del servizio è stato alto per tutti; il più caro è stato quello pagato da noi».
Franchi si è anche tolto il classico sassolino dalla scarpa: «Abbiamo lottato per difendere la qualità assicurativa a favore del cliente a dispetto di taluni che ci volevano vedere come un costo e, forse, di qualcuno che sperava di poterne fare a meno».
Poi uno sguardo al futuro, a questo 2017 che è appena cominciato. «Un anno che dovrà vederci determinati e convinti a rilanciare la nostra bella professione, assicurativa e relazionale. I presupposti ci sono tutti».
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA