Mentre si discute del piano di salvataggio, l’attività del Fondo va regolarmente avanti.
Mentre le parti interessate (Anapa, Ania, Sna e Unapass) sono alla ricerca di una soluzione per il salvataggio del Fondo pensione agenti (l’impressione è che prima o poi si troverà la quadra), il consiglio di amministrazione del Fondo, presieduto da Francesco Pavanello (nella foto), ha deliberato l’adeguamento dello 0,10% del contributo ordinario (base e aggiuntivo) per l’anno 2015.
Secondo quanto comunicato dal Fondo, «l’importo complessivo annuo del contributo ordinario (base e aggiuntivo) che le imprese devono versare per il 2015 ammonta a 2.691 euro per ogni agente iscritto, di cui 1.345,50 euro a carico dell’agente e 1.345,50 euro a carico delle imprese».
Il consiglio di amministrazione ha anche deciso di «non aumentare l’importo del contributo per le spese di gestione (fermo dal 2011) che, anche per il 2015, ammonterà a 120 euro per ogni agente iscritto (60 euro a carico dell’agente e 60 euro a carico delle imprese)».
Le compagnie, ricordano i vertici del Fondo pensione agente, «sono tenute al versamento dell’intera contribuzione anche per gli agenti in attività ultrasessantacinquenni i quali – per effetto dell’elevazione del requisito anagrafico per l’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio – non hanno ancora perfezionato il diritto alla pensione di vecchiaia (nel 2015 l’età pensionabile è pari a 66 anni e tre mesi)».
Il Fondo ricorda, infine, che «per tutti gli agenti in carica nel 2014 e che ne hanno fatto richiesta, dovrà essere versato dalle imprese delegate il contributo integrativo pro 2014 pari a 310 euro per ogni agente iscritto (155 euro a carico dell’agente e 155 euro a carico delle imprese), più le eventuali integrazioni a carico dell’agente». Gli importi dovranno essere versati dalle imprese delegate entro il 30 gennaio 2015. (fs)
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