Con una nota diffusa in serata il management di Intesa spegne qualsiasi discorso: «nessuna combinazione industriale con il Leone». Già pronto un piano per sviluppare in modo «rilevante» il ramo assicurativo danni.
L’annuncio arriva alle ore 19,11. E spegne qualunque altra voce inerente l’interesse di Intesa Sanpaolo (nella foto la sede di Milano) nei confronti di Generali. Da Torino, infatti, dicono: «Il management di Intesa Sanpaolo ha completato le valutazioni di ipotesi riguardanti possibili combinazioni industriali con Assicurazioni Generali e, alla luce delle analisi condotte in base alle informazioni allo stato pubblicamente disponibili sul gruppo assicurativo, non ha individuato opportunità rispondenti ai criteri (di creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti, in coerenza con l’obiettivo di mantenimento della leadership di adeguatezza patrimoniale) con cui valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena per il Gruppo». In altre parole si chiude il discorso con Generali. Un discorso che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo della bancassicurazione, ma anche agenziale (chiedere agli agenti del Leone, storici e nuovi…).
Per la cronaca, Intesa Sanpaolo «accrescerà per via endogena la creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti, preservando la leadership di adeguatezza patrimoniale, secondo linee d’azione che saranno alla base del prossimo Piano di Impresa e in continuità con il Piano di Impresa 2014-2017, in relazione al quale è stato confermato l’impegno alla distribuzione di 10 miliardi di euro di dividendi cash complessivi per il quadriennio».
È previsto, tra le altre cose, «un rilevante sviluppo del ramo assicurativo danni», con l’obiettivo di innalzare «il grado di penetrazione presso la clientela ai livelli raggiunti dal ramo vita, con opportuni interventi in sinergia con le reti bancarie».
Fabio Sgroi
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