martedì 04 Novembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

FILIPPONE: «CREDIAMO ANCORA FORTEMENTE NEL RUOLO DEGLI AGENTI, MA DEVONO CAMBIARE LOGICA E SPOSARE LA TECNOLOGIA»

Per il direttore generale di Reale Mutua gli intermediari devono «abbinare la loro capacità di relazione, di contatto e di consulenza a un grande livello tecnologico da poter offrire ai clienti». E a proposito degli obiettivi per il 2017…
 

Luca Filippone 2015«Reale Group crede ancora fortemente nel ruolo degli agenti, che però devono cambiare, entrare cioè in una logica di abbinare la loro capacità di relazione, di contatto e di consulenza a un grande livello tecnologico da poter offrire ai clienti». Insomma, agenti e tecnologia devono andare a braccetto. Così la pensa Luca Filippone (nella foto), direttore generale di Reale Mutua, intervenuto all’ultimo Annual delle Assicurazioni organizzato dal Sole 24 Ore qualche settimana fa a Milano.

Per Filippone quello delle assicurazioni è un settore «sano, che sta bene e che ha retto alle crisi, ma che non può prescindere dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte a cambiamenti radicali». E ognuno dovrà gestire «la sua sfida di change management: dalle compagnie ai singoli agenti, fino agli studi peritali. Significa far cambiare le persone, che rimarranno centrali, anche se molti dovranno rimettersi in gioco».

E a proposito di digitalizzazione il manager di Barcellona (Spagna) ha sottolineato che «è una strada obbligatoria, anche se non basta, ma è una condizione necessaria per riuscire a incrementare la redditività». Ed è quello che ha fatto la mutua torinese: «dalla scorsa estate tutti gli agenti che lavorano in Reale Group sono muniti di tablet e possono affrontare in mobilità qualsiasi situazione legata ai prodotti e alla consulenza offerta ai clienti».

Gli obiettivi di Reale Mutua per il 2017? Filippone non ha dubbi: «La strategia che Reale sta seguendo è quella di andare a cercare dei nuovi ricavi nel welfare, ma anche portare a termine quello che abbiamo fatto nell’ambito dei progetti strategici, e cioè digitalizzazione, welfare (appunto) e il modello di centralità delle agenzie».

Fabio Sgroi

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