La presidente dell’Ania ha sottolineato come «ancora una volta il settore assicurativo si sia messo a disposizione della comunità». Questo nuovo strumento è previsto dalla Legge sulla Concorrenza.
«Ancora una volta il settore assicurativo si è messo a disposizione della comunità. Sono certa che la creazione di questo importante strumento informatico di contrasto alle frodi porterà un sicuro e significativo vantaggio per i cittadini e le imprese italiane». Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, ha commentato così l’istituzione di un archivio integrato antifrode previsto dalla Legge sulla Concorrenza (articolo 21).
Si tratta, ha spiegato l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, di una banca dati che raccoglierà informazioni su tutti i sinistri dei rami assicurativi danni, quelli cioè che riguardano le polizze a tutela della proprietà e a protezione di cittadini e imprese. Vengono esclusi i soli sinistri della Rc auto che già sono gestiti in banche dati ad hoc.
“Il legislatore”, si legge in una nota dell’Ania, “ha fatto proprio un richiamo che da tempo la magistratura aveva evidenziato, ossia che la mancanza di una banca dati di questo tipo favoriva la diffusione di reati perpetrati da associazioni criminali”.
La banca dati antifrode dovrà essere realizzata e organizzata dall’Ania, “che ha ormai acquisito un’esperienza ultradecennale nell’alimentazione e nella gestione di banche dati di rilevanza pubblica, senza alcun costo per i cittadini e le imprese”. Questo nuovo sistema, che utilizzerà anche strumenti di intelligenza artificiale, consentirà alle imprese di assicurazione “di affrontare con maggiore efficacia i tentativi di frode, con riflessi deflattivi sull’ammontare dei premi pagati dagli assicurati”. (fs)
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