lunedì 20 Ottobre 2025

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EX POPOLARE VITA, EX EURO INSURANCES LTD E ASSICURAZIONI GENERALI: IVASS ANNULLA IN SEDE DI AUTOTUTELA ALCUNE SANZIONI A LORO CARICO

I provvedimenti sono riportati nel bollettino dello scorso mese di luglio.

Nel bollettino dello scorso mese di luglio, l’Ivass ha riportato una serie di ordinanze che hanno annullato in sede di autotutela alcune sanzioni comminate in passato nei confronti di alcune compagnie. Tuttointermediari.it si era occupato di quelle relative a UnipolSai e Unipol Gruppo (per un totale di oltre un milione di euro di sanzioni).

In questo articolo ci concentriamo sulle altre compagnie, partendo da Popolare Vita (ora Vera Vita, con sede a Verona). L’istituto di vigilanza ha annullato la multa di 105.000 euro riportata in una ordinanza del 27 luglio 2016 che faceva riferimento a ritardi nell’attività di analisi dei comportamenti anomali ai fini della segnalazione di operazioni sospette, e all’acquisizione, tramite i questionari “Ava” di adeguata verifica della clientela, di informazioni insufficienti per un’appropriata valutazione del rischio di riciclaggio e la conseguente profilatura della clientela, mancando quelle correlate al Paese di provenienza o alla destinazione dei fondi, all’esistenza di un titolare effettivo diverso dal contraente persona fisica e alla coerenza dell’operatività con l’età o il profilo economico-patrimoniale.

A Euro Insurances Ltd (ora Euro Insurances Dac, in persona del rappresentante per la gestione dei sinistri per l’Italia LeasePlan Italia spa, presso il domicilio in Roma) è stata annullata una sanzione pari a 20.000 euro relativa a una ordinanza del 15 dicembre 2016 (mancato rispetto, per un sinistro del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento al danneggiato).

Altro annullamento riguarda la multa di 66.667 euro inflitta ad Assicurazioni Generali. L’ordinanza risaliva al 19 ottobre 2015 (mancata adozione e formalizzazione da parte dell’organo amministrativo di un efficace sistema di presidio dei rischi di non conformità a norme e di coerenti strumenti di verifica dei poteri delegati; mancata adozione, in qualità di capogruppo, dei provvedimenti necessari a garantire la stabile ed efficiente gestione del gruppo, con particolare riferimento ai sistemi di controllo interno e alle procedure di gestione dei rischi).

Con questi provvedimenti di annullamento, l’Ivass ha voluto «conformarsi ai principi in tema di “contraddittorio rafforzato” sanciti dalla decisione del Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 2043 del 28 marzo 2019». (fs)

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