lunedì 17 Novembre 2025

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EVENTI CATASTROFALI E ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER LE IMPRESE. AIBA: «LA NORMA NON VA DEPOTENZIATA CON INTERVENTI LIMITATIVI»

L’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni lancia un appello ai politici.   

Flavio Sestilli

Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni)  «pur condividendo la necessità di garantire la complessiva sostenibilità tecnico – economica del provvedimento, evitando oneri eccessivi a carico delle imprese e, al contempo, una eccessiva concentrazione di rischio a carico delle compagnie assicurative», ha auspicato, attraverso una nota, che l’articolo 24 contenuto nel Ddl Bilancio 2024 che introduce l’obbligo di assicurazione delle imprese contro gli eventi catastrofali, «non venga nel corso dei lavori progressivamente depotenziata attraverso interventi “contenitivi” e limitativi che rischierebbero di indebolirne l’efficacia e la portata innovativa».

L’associazione, inoltre, si è augurata che l’iter di approvazione «proceda celermente senza demandare a norme secondarie “troppo complesse” l’effettiva entrata in vigore della legge».

«Efficacia e tempismo sono due aspetti centrali di questa norma che a nostro avviso, come abbiamo espresso in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, andrebbe potenziata, per valorizzare adeguatamente la componente di prevenzione del rischio e incentivare comportamenti virtuosi volti a mitigare il rischio stesso», ha dichiarato Flavio Sestilli, presidente di Aiba.

A tale riguardo, Aiba sostiene «l’importanza dell’introduzione di un sistema di premialità, ad esempio attraverso forme di detraibilità fiscale o aliquote Iva ridotte o condizioni migliorative dei premi assicurativi o di condizioni contrattuali, per le imprese in grado di dimostrare di aver assolto all’obbligo assicurativo ma anche di aver al contempo operato sulla prevenzione, ad esempio con strutture antisismiche, contenimenti per frane e allagamenti, sistemi di deflusso delle acque in eccesso o attività di prevenzione dell’inquinamento derivante da fenomeno climatico».

Questa attività di mitigazione dei rischi consentirebbe alle imprese «una maggiore personalizzazione delle coperture a seconda delle specifiche condizioni di rischio, delle capacità finanziarie e delle preferenze di sostenibilità».

Sul fronte delle coperture, la norma «dovrebbe ampliare le casistiche andando a comprendere anche fenomeni quali trombe d’aria, grandine, bombe d’acqua per offrire alle imprese una copertura più completa rispetto a quanto previsto dalla struttura attuale».

Fabio Sgroi

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