Il piano strategico 2019-2021 prevede, tra l’altro, lo sviluppo di nuove soluzioni grazie alla piattaforma di flexible benefit, Internet of Things e telemedicina.
Lo sviluppo di nuove soluzioni grazie alla piattaforma di flexible benefit, Internet of Things e telemedicina, nonché soluzioni per ottimizzare la spesa sanitaria privata delle famiglie italiane. È quello che prevede l’ecosistema welfare di Unipol e UnipolSai nell’ambito del piano strategico Mission Evolve 2019 – 2021.
Quello legato al welfare, per il gruppo di via Stalingrado, è un discorso che parte da lontano: dieci anni fa il consolidamento del ruolo di UniSalute nel panorama italiano, la gestione dei fondi sanitari di categoria e lo sviluppo della rete di strutture convenzionate pubbliche e private. Poi, tra il 2017 e il 2018 lo sviluppo di precisi asset distintivi (fra questi la creazione di SìSalute, la proposizione commerciale per la gestione delle cronicità, l’ideazione di pacchetti modulari di prevenzione personalizzata e centri medici specialistici di proprietà) fino all’obiettivo di rappresentare un «leader assicurativo nell’ecosistema welfare» grazie a flexible benefit, sviluppo della rete di centri medici, l’ampliamento delle relazioni industriali per il welfare e il supporto alla non autosufficienza.
In Unipol è stata costituita una business unit dedicata che tratta in modo integrato l’offerta sia nel mondo del welfare, sia nel vita. Gli obiettivi numerici in arco piano? 3.000 aziende aderenti alla piattaforma flexible benefit e 300.000 card per intermediazione servizi sanitari.
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA


				

								






