L’opera, edita da Maggioli Editore, affronta i diversi strumenti che si pongono quale mezzo alternativo di risoluzione delle controversie, rispetto alle aule giudiziarie, evidenziandone i benefici e le potenzialità applicative.
La risoluzione stragiudiziale delle controversie mediche e sanitarie. È il titolo del trattato edito da Maggioli Editore e pubblicato lo scorso settembre con la prefazione di Giacomo Travaglino.
Il volume affronta i diversi strumenti che si pongono quale mezzo alternativo di risoluzione delle controversie, rispetto alle aule giudiziarie, evidenziandone i benefici e le potenzialità applicative.
Si sottolinea l’importanza di svolgere attività di prevenzione e comunicazione, già di per sé idonee a frustrare o, quanto meno, contenere le conflittualità, per approdare poi alle modalità vere e proprie di risoluzione, quali la negoziazione, la mediazione e l’arbitrato.
Il volume sottolinea le differenze e i vantaggi di questi modelli rispetto al ricorso ex art. 696 bis c.p.c., nonché rispetto al ricorso ex art. 702 bis c.p.c., dimostrando come «non sia necessario ricorrere alla sentenza di un giudice per definire la controversia».
L’opera, attraverso l’analisi della recente giurisprudenza in materia, dimostra che «esiste la possibilità di una nuova gestione della conflittualità, che consente un risparmio di tempi e costi per tutte le parti coinvolte».
Il trattato è stato scritto da esperti in Italia nell’ambito dell’avvocatura, della magistratura, del settore medico legale e del mondo delle assicurazioni. Ecco i nomi degli autori: Francesca Toppetti, Alberto Cisterna, Enrico Del Prato, Carlo De Simone, Luigi Tonino Marsella, Carmine Punzi, Stefano Recchioni e Vito Tenore. Per info sul volume clicca QUI. (fs)
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