domenica 07 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

E’ NATA SHARE, L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI SOFTWARE ASSICURATIVO

È stata costituita ieri a Milano. Il presidente è Giuseppe Gulino. Ecco quale è l’obiettivo.

TecnologiaSi chiama Share (acronimo di Software House Assicurative in Rete) ed è la nuova associazione nazionale dei produttori di software assicurativi, costituita ieri pomeriggio a Milano con lo scopo, come riportato nell’articolo 2 dello statuto approvato nel corso della riunione, di «diffondere la cultura informatica e tecnologica tra gli operatori del settore assicurativo; stimolare la diffusione di software e tecnologie; definire standard di mercato ai sensi dell’articolo 22 della Legge 221/2012, in particolare per lo scambio dei dati tra compagnie e intermediari; promuovere gli interessi imprenditoriali dei soci; porsi come punto di riferimento per istituzioni, imprese di assicurazione e intermediari per tutte le questioni relative alla tecnologia applicata al settore assicurativo».

L’assemblea costituente ha eletto Giuseppe Gulino di Plurisoft come presidente, Teresa Paroli (Hit) come vice presidente e Gabriele Cavestro (Eagle Software), Matteo Tagliabracci (Net Level) e Francesco Merzari (Sia) per il consiglio direttivo.

«Ringrazio Coface per averci gentilmente ospitato e l’Associazione Agenti Tua Plu.Ri. per essersi fatta promotrice di questa lodevole iniziativa: senza di loro Share avrebbe difficilmente visto la luce», ha detto Gulino. «Accetto con entusiasmo l’incarico che mi è stato affidato e mi impegno a lavorare con determinazione per il raggiungimento degli scopi della associazione; in particolare i nostri sforzi iniziali saranno orientati nella definizione di quegli standard di cui tutti sentono il bisogno e che oggi, con la diffusione del plurimandato e delle collaborazioni, sono divenuti improcrastinabili».

«Abbiamo creduto fortemente in questo progetto e siamo orgogliosi di averlo portato a termine», ha aggiunto Mauro Pecchini, presidente di Tua Plu.Ri. «Riteniamo che la presenza di un interlocutore tecnico possa colmare un vuoto evidentemente presente nello scenario assicurativo italiano e aiutare al superamento di vari problemi di carattere tecnologico». (fs)

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