L’impatto del cyber crime nel mondo è significativo: si parla di un costo globale di circa 12 miliardi di dollari l’anno e fino a 3 mila miliardi di dollari di perdite stimate nei prossimi 6 anni. E il problema non riguarda solo le grandi aziende. Se ne è parlato nell’ambito di un convegno che si è svolto martedì scorso a Milano.
Un faro acceso su una problematica, un tipo di rischio, che sta prendendo sempre più piede: il cyber crime, il crimine informatico. Dual Italia, agenzia di sottoscrizione assicurativa e riassicurativa del Gruppo Hyperion Insurance, ha organizzato un convegno che si è svolto martedì scorso a Milano e che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone tra agenti, broker di assicurazione e di riassicurazione e anche rappresentanti di istituti di credito.
«Il cyber crime è un argomento del quale si parla ogni giorno e che pian piano sta scalando la classifica dei rischi percepiti come i più pericolosi non solo per le grandi corporation internazionali, ma anche per le Pmi», ha sottolineato Maurizio Ghilosso, managing director di Dual Italia, in fase di presentazione dell’evento. Per Dual, dunque, è importante creare nel mercato italiano la consapevolezza che i rischi di natura informatica sono un problema concreto e attuale che interessa non solo le grandi aziende, ma tutte le Pmi (in Italia il 99% delle imprese ha meno di 10 dipendenti) e i professionisti (l’80% dei quali ha redditi inferiori ai 30.000 euro l’anno) che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese. «L’eventuale interruzione dell’attività a seguito di un attacco informatico può causare ingenti danni dal punto di vista del conto economico dell’impresa, specialmente quelle di piccola dimensione», ha ribadito Ghilosso.
Per questo Dual Italia (che proprio alla luce di questo rischio sempre più attuale, dal primo aprile scorso sta commercializzando un prodotto specifico) ha riunito alcuni fra gli esperti del mondo accademico, legale, sottoscrittivo e di gestione dei sinistri.
Nel corso del convegno (a Milano erano presenti anche David Howden e Louise Cable Alexander, rispettivamente chief executive officer e chief of staff di Hyperion Insurance Group) sono stati analizzati tutti i passaggi che riguardano il cyber risk: dal rischio informatico, lo scenario complessivo e le cifre del fenomeno (ne ha parlato Niccolò Gordini, professore di economia e gestione delle imprese all’Università degli Studi di Milano-Bicocca) ai profili giuridici e normativi (David Marino, partner dello studio legale Dla Piper); dall’esperienza degli assicuratori internazionali (Gillian Anderson, technology & cyber underwriter di Anv Syndacate 1861) ai sinistri, approfondendo il passaggio dalla notifica alla gestione dell’emergenza, fino alla liquidazione del danno (con i contributi di Sarah Reynolds, property & casualty director e Nicholas La Stella, property, casualty & special risks senior adjuster di Charles Taylor Adjusting, Mike Harris, partner di Grant Thornton Advisory e Alessandro Leone, amministratore di Synapse Advisors).
I numeri del fenomeno sono a dir poco preoccupanti. L’impatto del cyber crime nel mondo è significativo: si parla di un costo globale di circa 12 miliardi di dollari l’anno e fino a 3 mila miliardi di dollari di perdite stimate nei prossimi 6 anni. Su questi numeri e in particolare sugli interventi di Gordini e Marino tuttointermediari.it aprirà una finestra nei prossimi giorni.
«Quello che è certo», ha sottolineato Ghilosso, «è che stiamo parlando di un fenomeno inarrestabile e in continua evoluzione, che va di pari passo con lo sviluppo della tecnologia e dei software. Tutti noi sentiamo parlare di malware, virus, trojan, social engineering, phishing, DoS, ma l’impressione è che non ci sia un’adeguata consapevolezza da parte di chi utilizza gli strumenti e gestisce dati sensibili di cosa possa succedere nel momento in cui ci si trova di fronte a un attacco informatico. Noto una discreta assenza di prevenzione del rischio».
È proprio in questo ambito che si inquadra l’iniziativa di Dual di mettere a disposizione dei propri intermediari un prodotto, Dual Cyber (le cui caratteristiche sono state illustrate da Mauro Semenza, underwriting & sales director di Dual Italia) che si pone l’obiettivo di unire gli aspetti risarcitori (per i danni causati a terzi) e indennitari (per quelli occorsi all’assicurato) e la gestione a 360 gradi del sinistro attraverso la consulenza specialistica di esperti informatici, legali, di comunicazione e gestione della crisi.
Fabio Sgroi
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