È quanto prevede l’ultima edizione del regolamento dell’Ente nazionale per l’aviazione civile.
Dallo scorso 15 dicembre chi possiede e utilizza un drone sia per lavoro, sia per hobby, è obbligato ad assicurarlo. È quanto stabilito dall’ultima edizione dell’11 novembre scorso del regolamento dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, che è stata fra le prime autorità europee ad aver regolato il settore nazionale dei mezzi aerei a pilotaggio remoto (Sapr).
La novità introdotta sta nel fatto che mentre prima occorreva assicurare i droni solo in caso di utilizzo per ragioni di lavoro, ora l’obbligo è stato esteso anche per chi li usa per svago.
L’articolo 32 del regolamento stabilisce in particolare che «non è consentito condurre operazioni con un Sapr se non è stata stipulata e in corso di validità un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi adeguata allo scopo».
L’articolo 1 dello stesso regolamento ricorda, infatti, che «i Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto impiegati sia per uso professionale che ricreativo sono assoggettati alle previsioni del Codice della Navigazione secondo quanto previsto dal presente Regolamento».
Fabio Sgroi
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