La vice presidente dello Sna: «Per riprendere il confronto è necessario che le nostre controparti comprendano che la nostra priorità è garantire la tenuta dei bilanci agenziali».

«Le richieste economiche che ci sono state avanzate sono eccessive per una categoria, quella agenziale, alle prese con una grave crisi di redditività; per riprendere un’eventuale trattativa è necessario che le nostre controparti siano consapevoli di questo e comprendano che la nostra priorità è garantire la tenuta dei bilanci agenziali, sebbene siamo consapevoli di quanto abbia inciso l’inflazione degli ultimi anni sul potere d’acquisto dei lavoratori». È il commento di Elena Dragoni, vice presidente dello Sna, a proposito della nota diramata giovedì scorso da Fesica – Confsal attraverso la quale è stato dichiarato lo stato di agitazione per il mancato rinnovo dell’accordo.

Secondo quanto reso noto dallo Sna in una nota, nel primo incontro avuto con le OO.SS. dei dipendenti delle agenzie in gestione libera, «queste ultime avevano presentato la loro piattaforma rivendicativa che prevedeva una serie di aumenti, tra i quali la richiesta economica di oltre 300 euro/mese. Piattaforma definita irricevibile dal presidente nazionale Claudio Demozzi, che comunque ha espresso disponibilità a riprendere il confronto con le OO.SS. in qualsiasi momento».

Fabio Sgroi

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