martedì 14 Ottobre 2025

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DONAU: PRESIDIO DI PROTESTA DEI LAVORATORI CONTRO I LICENZIAMENTI

Situazione difficile per la rappresentanza italiana della compagnia austriaca, che «licenzia i dipendenti senza rispettare e coinvolgere le Rsa aziendali nell’ottica delle buone relazioni azienda-sindacati».
 

Presidio  dipendenti Donau 22 luglio 2015Nella giornata di ieri i dipendenti di Donau Assicurazioni hanno organizzato un presidio di protesta (nella foto) davanti la sede della compagnia in via Quaranta a Milano .

«La rappresentanza italiana di Donau Versicherung compagnia viennese parte del gruppo Vig a oggi uno tra i primi nel panorama assicurativo mondiale, licenzia i dipendenti senza rispettare e coinvolgere le Rsa aziendali nell’ottica delle buone relazioni azienda-sindacati», si legge in una nota dei lavoratori.

«Donau Assicurazioni è impegnata a dismettere massivamente il portafoglio e barricandosi dietro a un presunto risanamento della rete agenziale, non fornisce risposte certe ai dipendenti sul prossimo futuro, negando, sollecitata, un piano di sviluppo aziendale».

Sempre secondo i lavoratori, «la compagnia, che a oggi ha già dismesso più dei due terzi del portafoglio per risanarlo, elimina anche polizze mai colpite da sinistro, lanciando in questo modo un segnale ambiguo e controverso a chi è impegnato da mesi, con impegno e professionalità, a seguire quel percorso di prospettiva, indicato dallo stesso management due anni or sono, percorso che avrebbe dovuto portare questa Rappresentanza, a invertire la rotta, dopo anni di assestamento. I dipendenti, fiduciosi e compatti nell’accogliere il piano di risanamento proposto a suo tempo, si trovano adesso a fronteggiare una situazione delicata, senza avere alcuna risposta, da un interlocutore sempre meno disponibile ad un confronto».

I dipendenti chiedono risposte certe e non accettano licenziamenti effettuati «senza il rispetto della normativa vigente e prima ancora del fattore umano»«La scelta aziendale risulta miope da un punto di vista gestionale e inaccettabile nell’ottica di corrette relazioni sindacali» ha commentato Loreta D’Andola (First Cisl). «La First Cisl intende chiarire che è indispensabile un confronto serio con la controparte datoriale». (fs)

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