Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi, ha tracciato un quadro della propria situazione nel periodo 2014-2017. Ed è emerso che…
Il maggior numero di denunce di sinistro che vede coinvolti gli intermediari assicurativi, agenti e broker, in Italia? Riguarda l’errore amministrativo e gestionale. La situazione cambia se, invece, si fa riferimento alle richieste di risarcimento: in questo caso, il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza è al primo posto.
I dati sono di Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari assicurativi, e riguardano il periodo 2014-2017. «Abbiamo tracciato un bilancio relativamente ai sinistri segmentando le tipologie allo scopo di avere un quadro ben preciso che possa contribuire a raccogliere materiale utile anche in ambito formazione», ha spiegato Andrea Dalla Villa (nella foto), responsabile sinistri della compagnia francese in Italia. Gli spaccati su cui si è concentrato Dalla Villa, in particolare, sono due.
NUMERO DELLE DENUNCE DI SINISTRO – Il maggior numero di denunce di sinistro pervenute a Cgpa Europe hanno riguardato, come riportato in precedenza, l’errore amministrativo/gestionale (59,6%). «Gli errori che ci vengono denunciati sono riferiti al mancato inserimento di una garanzia presente in un contratto precedente e che non viene rinnovata, al mero errore nelle garanzie offerte e proposte, ai ritardi e addirittura mala gestio nella gestione dei sinistri, al mancato rispetto delle istruzioni da parte della mandante, all’errata indicazione della targa nella polizza Rc auto, a errori legati alla mancata o tardiva messa a cassa dei premi. Quest’ultimo è uno dei sinistri più ricorrenti», ha precisato Dalla Villa. Al secondo posto troviamo il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza (22%); seguono l’infedeltà con danni all’agenzia (12,7%) e con danni a terzi (5%). «È un quadro che in verità ci aspettavamo e che nel 2013 ci era stato tramandato da un’analisi di studio», ha affermato il responsabile sinistri della compagnia.
RICHIESTE DI RISARCIMENTO – In relazione alla richiesta di risarcimenti che sinistri denunciati hanno generato, la situazione si ribalta perché al primo posto c’è il mancato assolvimento dell’obbligo di informazione e di consulenza, che incide per il 35%. «Pur rappresentando un numero inferiore, questi sinistri hanno una magnitudo maggiore», ha sottolineato Dalla Villa. Gli errori amministrativi e gestionali si sgonfiano, passando da un quasi 60% a livello numerico a un 34% in termini di risarcimenti richiesti; l’infedeltà (danni a terzi) si attesta al 24% e quella con danni all’agenzia al 6,9%.
«La lettura del quadro riferito ai sinistri, come incidenza, ci porta a quanto accade nella vicina Francia», ha osservato Dalla Villa. «In questi tre anni sta notevolmente aumentando la consapevolezza da parte dei clienti, e soprattutto dei loro avvocati, di capire che molto spesso dietro a un sinistro non pagato ci si debba ricavare una responsabilità dell’intermediario che non ha informato sull’esistenza di un esclusione, di un sottolimite o di una franchigia e questo espone oltremodo gli intermediari».
Fabio Sgroi
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