giovedì 11 Settembre 2025

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DEMOZZI: «IL SALVATAGGIO DEL FONDO PENSIONE AGENTI? LA LINEA DELLA FERMEZZA CI HA PREMIATI»

All’ultimo Comitato Centrale, il presidente dello Sna ha ricordato quanto bene abbia fatto il sindacato a rifiutare «la ridicola offerta dell’Ania di un contributo di 16 milioni di euro, a fronte della quale avremmo dovuto accettare la trasformazione del Fonage in un insieme di Pip individuali, facilmente trasferibili alle singole mandanti».  

«Possiamo sostenere, senza pericolo di smentita, che la linea della fermezza ci ha premiati. Abbiamo fatto bene a rifiutare la ridicola offerta dell’Ania di un contributo di 16 milioni di euro, a fronte della quale avremmo dovuto accettare la trasformazione del Fonage in un insieme di Pip individuali, facilmente trasferibili alle singole mandanti, operazione che lo avrebbe reso estremamente fragile e facilmente “smontabile”». Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, nella sua relazione presentata all’ultimo Comitato Centrale del sindacato ha dedicato un passaggio al Fondo pensione agenti, ricordando la fase critica di qualche tempo fa che ha investito questo strumento previdenziale per gli agenti.

«Altri hanno preferito sottoscrivere immediatamente la scandalosa proposta dell’Ania, paventando il possibile fallimento del Fonage e sostenendo, tutt’oggi, che il Fondo avrebbe avuto a breve un tracollo finanziario», ha ricordato Demozzi. «Noi di Sna, al contrario, non abbiamo ceduto ai ricatti, alla paura, alla prepotenza. Abbiamo respinto al mittente il piano “di salvataggio” dell’Ania, per noi irricevibile, abbiamo ingaggiato un serrato confronto con tutte le parti coinvolte e con le istituzioni, ricorrendo fino al Capo dello Stato. Il commissariamento si è chiuso, il Fonage è ritornato in bonis e il primo esercizio (intero), il 2017, si è concluso con un avanzo di gestione di 26 milioni di euro e un avanzo tecnico di 90 milioni di euro, davvero sorprendente. Ma non basta. Il 2018 si è chiuso ancora meglio. L’avanzo tecnico supera i 100 milioni di euro e ciò potrebbe consentire di predisporre un piano per un parziale recupero dei noti “tagli” alle pensioni operati dalla Covip, da sottoporre all’organo di vigilanza». Il presidente dello Sna ha anche ricordato come il patrimonio del Fondo pensione agenti venga valutato oggi più di 1,2 miliardi di euro.

«Penso di poter rivendicare questo risultato come uno dei più importanti del secolo, che ha ridato forza, determinazione e credibilità alla categoria», ha affermato Demozzi. «E questo è senz’altro un risultato che appartiene esclusivamente al Sindacato nazionale agenti, a tutti noi militanti, ai componenti gli organi statutari, a quei presidenti di gruppo e agli iscritti che ci hanno dato fiducia e hanno lottato insieme a noi».

Fabio Sgroi

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