sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

DEMOZZI: «NIENTE CONDIZIONI COERCITIVE PER GLI ASSICURATI. MA CORRIAMO TUTTI IL RISCHIO DI…». E LANCIA DUE INVITI

Il presidente dello Sna dice la sua sul disegno di legge Concorrenza attualmente in discussione al Senato, ed evidenzia luci e ombre.
 

Claudio Demozzi«In mancanza di una classe politica adeguatamente informata sul settore e in assenza di un tavolo pronto con tutti gli addetti ai lavori e che definisca almeno le linee guida e una richiesta valida di sistema da proporre alla stessa politica mi viene quasi da sperare che questa riforma della Rc auto non porti a qualcosa che stravolga gli equilibri faticosamente raggiunti in decenni di storia». Claudio Demozzi (nella foto a lato), presidente del Sindacato nazionale agenti, la pensa in questo modo in merito al Ddl Concorrenza attualmente in discussione al Senato.

Presente in qualità di relatore al recente convegno su Ddl Concorrenza – Assicurazioni Rc auto e tutela dei consumatori, organizzato dalla sezione provinciale di Catania del Sindacato nazionale agenti, Demozzi ha affermato che «è vero che l’obiettivo del legislatore è quello di rimuovere gli ostacoli, ma è altrettanto vero che si vuole garantire una maggiore tutela dei consumatori. È su questa leva che si sta puntando. Ricordo che nella prima stesura del testo figuravano dei passaggi che gridavano vendetta anche da parte dei professionisti dell’intermediazione. Non è possibile pensare che in un mercato a domanda rigida per volontà del legislatore e indotta da un obbligo ad assicurare i veicoli si possano dettare delle condizioni coercitive nei confronti di chi è obbligato a sottoscrivere la polizza».

A cosa si riferisce il presidente dello Sna? «Per esempio è coercitiva la clausola che dà il diritto alla compagnia di obbligare il cliente sempre e comunque a riparare il veicolo in una carrozzeria convenzionata anche quando non è stato stipulato nel contratto (sia Umberto Guidoni, responsabile auto dell’Ania, sia Vittorio Verdone, direttore affari istituzionali di UnipolSai Assicurazioni, anche loro presenti fra i relatori, hanno negato che vi fosse un obbligo in tal senso, ndr). E poi una decadenza dal diritto al risarcimento, una prescrizione brevissima 90 giorni e la cessione del credito. Su quest’ultimo punto, vietare al cliente che si rivolge al carrozziere di fiducia di poter cedere il credito per avere subito l’auto ricade nel solito ricatto che tuttora succede nelle regioni d’Italia come la mia (Trentino Alto Adige, ndr) dove i fenomeni di frode nella Rc auto sono rari, eppure il carrozziere davanti al cliente che non ha mai visto non si fida e trattiene l’auto se non ha almeno una cessione del credito. Si tratta di posizioni inaccetabili ed evidentemente le interpretazioni dello Sna, che è stato interpellato per fornire dei pareri, erano simili a quelle della politica che è intervenuta». Il testo originale approvato dal Consiglio dei Ministri è stato in effetti modificato in molti punti prima alla Camera e adesso in Senato.

Convegno Sna Catania su Ddl concorrenza - febbraio 2016DDL CONCORRENZA E INTERMEDIARI ASSICURATIVI – «Nel Ddl concorrenza ci sono anche alcuni passaggi che ci riguardano direttamente», ha evidenziato Demozzi. «Per esempio l’articolo 132 bis ripesca il famoso obbligo dei 3 preventivi che non è mai morto, ma in questo caso viene presentato in una versione attenuata. In particolare, la nuova formulazione fa riferimento alla comparazione da parte dell’intermediario delle tariffe da proporre al cliente, sulla base delle copagnie rappresentate, attraverso il comparatore Ivass. Rispetto al passato, il legislatore si è preoccupato di prevedere questo obbligo, ma “senza obbligo di rilascio di supporti caratacei”».

PREMI RC AUTO SUL TERRITORIO E SCATOLA NERA  – «Allo Sna», ha sottolineato Demozzi, «quello che più interessa è la ripresa della fiducia dei consumatori in un mondo, quello dell’industria assicurativa, che in questi anni ha fatto di tutto per compromettere questo rapporto fiduciario. Un esempio su tutti: i premi Rc auto sul territorio. Da un lato la compagnia tradizionale applica per esempio 100 euro di premio andando a raccontare in Parlamento che questo importo non basta più a coprire i costi e che dunque si dovrebbe aumentare. Dall’altro lato si verifica che la diretta telefonica di quella impresa, non avendo costi strutturali, assicura lo stesso rischio a 40 euro e questo avviene per lo stesso cliente e nello stesso territorio. Si perde o non si perde di credibilità?». (Sopra, una fase del convegno di Catania)

Il presidente dello Sna ha detto la sua anche sull’utilizzo delle scatole nere. «Nella nuova formulazione l’uso anche a fini tariffari delle black box sdogana il concetto di sinistro non in chiave antifrode ma, appunto, a fini tariffari. Valutiamo gli effetti sugli stili di guida tenendo presente i sinistri non con colpa».

L’INVITO AI CONSUMATORI E ALL’INDUSTRIA ASSICURATIVA – Il presidente del Sindacato nazionale agenti ha chiuso il suo intervento lanciando due inviti: «Ai consumatori, ricordando lo slogan di un nostro congresso di qualche anno fa,  “Non solo prezzo”, ricordo appunto che il prezzo di una polizza è uno degli elementi, a volte il meno adeguato a suggerirne l’acquisto. Quindi è il caso che prendano le distanze da metodologie di vendita che hanno come fondamento l’asimmetria informativa. Il messaggio che invece vorrei lanciare all’industria assicurativa è quello di ragionare su una piattaforma di riforma Rc auto, creando qualcosa da sottoporre alla politica, tenendo conto che i politici cambiano, ma gli attori del settore assicurativo restano».

Fabio Sgroi

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