sabato 06 Settembre 2025

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DEMOZZI CONTRO L’OPERATO DI CANU, MUSTO E SALVI. LA QUESTIONE FINISCE AL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Per il presidente dello Sna hanno sottoscritto il relativo accordo dati «in contrasto con le linee guida del sindacato» e contro «l’interesse di tutta la categoria». La settimana scorsa il collegio ha convocato i tre presidenti di gruppo…

 

L’esposto è stato inviato al collegio dei probiviri del Sindacato nazionale agenti lo scorso 9 febbraio a firma direttamente del presidente Claudio Demozzi.

Nel mirino l’operato di tre gruppi agenti e dei loro rispettivi presidenti: Antonio Canu (Gruppo aziendale agenti generali Lloyd Italico), Mariagrazia Musto (Unat Gruppo agenti – Generali Italia) e Roberto Salvi (Gruppo agenti di assicurazione Toro).

I tre presidenti, secondo Demozzi, hanno sottoscritto il relativo accordo dati «in contrasto con le linee guida dello Sna» e contro «l’interesse di tutta la categoria». Da qui il ricorso al collegio dei probiviri, che ritenendo i fatti descritti dal presidente Sna «meritevoli di proprio esame, trattandosi di comportamenti di agenti iscritti allo Sna, moralmente e professionalmente rilevanti ai fini deontologici», ha contestato a Canu, Musto e Salvi «comportamenti rilevanti sotto il profilo morale e giuridico, nella misura in cui violano i dettami e gli scopi fissati nello statuto Sna agli articoli 2 (lettera B), 16 (quarto e quinto comma), 18 (lettera B), 25 (lettera A) e apparentemente rilevanti anche sotto il profilo morale e della disciplina sindacale, nella misura in cui di fatto le decisioni assunte ledono la rappresentatività della categoria da parte di Sna, screditandone la sua credibilità, soprattutto sindacale, con pregiudizio del regolare funzionamento dell’attività sindacale».

Il collegio ha quindi convocato i tre presidenti presso la sede Sna a Milano invitandoli a esporre la propria posizione rispetto ai fatti contestati. L’appuntamento era per lo scorso 24 marzo; si è presentato il solo Canu.

I tre presidenti hanno avuto modo di presentare, come richiesto dal collegio, le proprie memorie difensive. Adesso si attende il pronunciamento degli stessi probiviri in merito a una vicenda che certamente interessa tutta la categoria agenziale e in particolare i vertici delle rappresentanze agenziali, che troppo spesso si trovano fra l’incudine (le compagnie) e il martello (lo Sna) quando si trovano di fronte alla firma di accordi.

Fabio Sgroi

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