Il presidente del Sindacato nazionale agenti bacchetta i gruppi aziendali agenti: «Sui dati dei clienti agenziali, per esempio, solo alcune rappresentanze sono riuscite a non cedere alle pressioni delle imprese e a sottoscrivere accordi in linea con le indicazioni Sna».

«Non è più accettabile che a livello aziendale siano compressi, ostacolati, negati i diritti ottenuti dagli agenti a livello generale e sanciti per legge o consolidati per via giudiziale». Claudio Demozzi, presidente dello Sna, lo ha ricordato anche all’ultimo congresso del Sindacato nazionale agenti.
Il riferimento è al comportamento di alcuni presidenti di gruppi aziendali che, a suo dire, nel recente passato, «ha pregiudicato il mantenimento di alcune posizioni di forza del sindacato, nei confronti dell’Ania, al tavolo per il rinnovo dell’Ana 2003». Demozzi ha menzionato, in particolare, i dati dei clienti agenziali che, per esempio, «solo alcuni gruppi agenti sono riusciti a non cedere alle pressioni delle imprese e a sottoscrivere accordi in linea con le indicazioni Sna».
Per Demozzi «è essenziale che in futuro, nell’ipotesi di riapertura del tavolo, e comunque in ogni caso, il comportamento dei gruppi aziendali risulti coerente con la strategia del sindacato, in particolar modo su tutto quanto possa interessare, direttamente o indirettamente, quanto normato dalla contrattazione collettiva e dalle leggi applicabili». (fs)
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