Il presidente dello Sna invita a prestare la massima attenzione su un tema di estrema attualità, anche alla luce del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali.
«Evitare di sottoscrivere, in questa delicata fase di entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, accordi che possano ostacolare, compromettere o impedire l’acquisizione della piena titolarità dei dati dei clienti da parte degli agenti. Accordi di retroguardia, che rappresentano il risultato di trattative al ribasso nel campo dei diritti acquisiti o in via di consolidamento da parte della categoria agenziale». È la raccomandazione che il Sindacato nazionale agenti fa ai gruppi aziendali agenti, a proposito di un tema che in queste settimane è di estrema attualità.
Claudio Demozzi (nella foto), presidente dello Sna, nei giorni scorsi ha inviato una lettera a tutti gli agenti di assicurazione per porre la massima attenzione in particolare a quella che è la differenza fra essere titolari e contitolari dei dati dei clienti.
«Come ha più volte illustrato l’avvocato Rudi Floreani (esperto di diritto delle assicurazioni, ndr)», ha puntualizzato Demozzi, «nella titolarità un soggetto decide autonomamente e liberamente i termini del trattamento dei dati personali, mentre nella contitolarità due (o più) soggetti decidono insieme i termini di trattamento degli stessi. Un esempio: l’agente, in ipotesi di contitolarità, non può trattare i dati dei clienti se non nei termini condivisi con l’altro contitolare (la compagnia)”».
Lo Sna, si legge nella lettera, «da diversi mesi è impegnato nella presentazione sul territorio, con il prezioso supporto dei massimi esperti del settore tra i quali l’ing. Ottaviani e l’avv. Floreani, dell’opportunità per gli agenti di costituire e gestire un proprio data-base dei clienti agenziali, nel rispetto della legge e con strumenti normativi e informatici il cui costo è davvero alla portata di tutti. Il nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, già approvato e che diverrà operativo in Italia dal prossimo anno, contiene altresì numerose disposizioni che sembrano favorire tale opportunità».
Secondo quanto riportato da Demozzi, «la quasi totalità dei gruppi agenti che si riconoscono nel sindacato, cioè la quasi totalità in assoluto, ha preso atto dell’indicazione e anzi alcuni gruppi agenti, nel passato più o meno recente, sono riusciti a sottoscrivere con la mandante specifici accordi che prevedono già la possibilità per gli agenti di optare per la piena titolarità dei dati dei clienti. Riteniamo siano questi gli esempi virtuosi da seguire». Continua il presidente dello Sna: «I dati dei clienti, in caso di titolarità dell’agente, hanno un grande valore sia immediato che prospettico, fruibile senza limitazioni a prescindere dal marchio direttamente rappresentato».
Nella lettera, lo Sna prende le distanze da quanto fatto dal Gruppo agenti Generali Italia, che circa un mese fa ha firmato con la mandante un accordo che riguarda la contitolarità dei dati dei clienti.
Fabio Sgroi
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