domenica 19 Ottobre 2025

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DEMOZZI: «AGENTI TUTTI UN PO’ PIU’ AUTONOMI E MENO SUBORDINATI ALLE MANDANTI»

Nella relazione dell’esecutivo nazionale Sna uscente, letta oggi a Chia in occasione del congresso nazionale, il presidente del sindacato ha toccato, al solito, numerosi temi. E il bilancio di questi tre anni è stato…
  

Congresso nazionale Sna - Chia 2017L’adesione di alcuni gruppi aziendali agenti (iscritti al comitato dei gruppi aziendali agenti) ad Anapa Rete ImpresAgenzia, i provvedimenti definiti «coercitivi e ritorsivi» di alcune compagnie nei confronti di agenti, il rinnovo Ana che tarda ad arrivare, il Fondo pensione agenti tornato all’ordinaria amministrazione, il Ccnl Sna 2014, che ha restituito «la necessaria autonomia e indipendenza negoziale» e anche temi di estrema attualità come la nuova direttiva europea sulla distribuzione Idd.

La relazione dell’esecutivo nazionale Sna che Claudio Demozzi ha letto (foto a lato) oggi a Chia nell’ambito del congresso nazionale elettivo del sindacato ha toccato non solo questi argomenti (su cui tuttointermediari.it tornerà nei prossimi giorni con articoli dedicati), ma anche altri.

Temi, tutti, che hanno impegnato lo Sna nei suoi effettivi in questi ultimi tre anni della gestione Demozzi. Lo stesso presidente, ha anche ricordato come l’impegno del sindacato sia stato fra le altre cose quello di sensibilizzare gli agenti affinché «fosse acquisita una sufficiente consapevolezza sull’importanza delle disposizioni dell’Ana, quali ad esempio indennità di fine mandato e rivalsa; dell’adesione al Fondo pensione agenti; del possesso della titolarità e della fruibilità dei dati dei nostri clienti; dell’e-commerce agenziale (ben diverso da quello “condiviso” con la compagnia); dei nuovi sistemi di pagamento, rigorosamente finalizzati ad alimentare il conto corrente separato agenziale (non intestato alla compagnia, non condiviso con l’impresa e non messo a disposizione dei funzionari della mandante in quanto strumento di lavoro posseduto, utilizzato e gestito sotto la diretta responsabilità dell’agente ai sensi dell’art. 117 del Codice delle Assicurazioni); del logo e dell’immagine dell’agenzia (autonomi e ben distinti da quelli della/e compagnia/e rappresentata/e); del sito internet e dell’App agenziale; della struttura commerciale e amministrativa dell’agenzia, ben distinta e autonoma rispetto alla mandante, ecc.».

Per Demozzi è stato fatto «un discreto» lavoro su tutti questi temi, e oggi gli agenti sono «tutti un po’ più “autonomi”, meno “subordinati” alle mandanti» e a loro è «possibile, più che in passato, acquisire strumenti e conoscenze che il sindacato mette a disposizione, a condizioni assolutamente accessibili, per muovere ulteriori passi nella giusta direzione».

Sempre a proposito dell’ultimo triennio, il presidente uscente di Sna ha ricordato:

– I nuovi accordi e le convenzioni sottoscritte con «numerosi» partner, utilizzando la società di servizi Snas srl «per rendere ancora più facilmente accessibile la tecnologia pro-agenzia e per mettere a disposizione dei colleghi nuove opportunità, nuove fonti di reddito». Demozzi ha detto che «c’è ancora molto da fare. Sarà necessario individuare e condividere una strategia agenziale per la “distribuzione” on line, per la fidelizzazione digitale della propria clientela, per l’utilizzo in autonomia dei social network quali nuovi strumenti di relazione con i clienti»;

– L’avvicinamento alle organizzazioni di rappresentanza dei subagenti, «con alcune delle quali» sono «in corso proficui confronti politico-sindacali. Abbiamo aggiornato il “libretto verde”, utile guida pratica per gli agenti che intrattengono rapporti di lavoro con intermediari iscritti alla sezione E del Rui», ha evidenziato Demozzi;

– Gli investimenti di risorse nella formazione, nell’aggiornamento professionale degli agenti e degli addetti d’agenzia. «Abbiamo chiesto e ottenuto uno specifico “conto di rete” attraverso il Fondo inter-professionale Fonarcorm, riservato agli agenti Sna, i cui effetti positivi per la categoria potranno presto essere apprezzati purché i colleghi diano disposizione ai propri consulenti di indirizzare il relativo onere contributivo (che stiamo già pagando) secondo le indicazioni del sindacato», ha detto;

Bandiera Sna– La conclusione della vicenda Enasarco, con la Corte di Cassazione che «ha dato ragione agli agenti: i contributi previdenziali per i subagenti non sono dovuti. Il sindacato aveva visto giusto, ancora una volta», ha ricordato Demozzi. «La Corte ha decretato in via definitiva che Enasarco non può pretendere dagli agenti nessuna contribuzione sulle posizioni relative ai subagenti. La sentenza ha finalmente posto fine ad un contenzioso ingiusto e difficilmente comprensibile, dal momento che eventuali versamenti non avrebbero peraltro mai permesso l’erogazione della contro-prestazione. Conseguentemente sono stati annullati tutti gli accertamenti, i decreti ingiuntivi e le sanzioni comminate agli agenti».

– I risultati ottenuti con i corsi per la preparazione all’esame di idoneità per l’iscrizione alla sezione A del Rui. «Anche lo scorso anno la media dei promossi, fra i candidati che hanno frequentato i corsi Sna, è risultata superiore alla media nazionale, con punte che hanno superato il 50%. Sotto l’appassionata regia di Giovanni Ammirata abbiamo attivato 9 aule: a Milano, Alessandria, Verona, Pescara/Fermo, Roma, Calenzano, Oristano, Catania, Lamezia. I partecipanti sono stati 134, un numero tale da richiedere un potenziamento della squadra dei docenti, che hanno erogato più di mille ore di formazione, il 38% in più rispetto alla precedente edizione del corso. Ore distribuite in 135 giornate d’aula, a cui vanno sommate le due giornate a Roma dedicate alle simulazioni d’esame»;

– L’impegno dello Sna per «la rinascita professionale» degli agenti colpiti dal sisma del 24 agosto scorso in Italia centrale, grazie all’attivazione «di una task force, formata dai presidenti provinciali e coordinatori regionali delle aree interessate, a supporto dei colleghi. Successivamente è stato istituito un apposito c/c bancario che ha permesso la raccolta di fondi, che sono stati prontamente devoluti ai diretti interessati, cioè ai colleghi che hanno subito danni e che hanno documentato il loro stato di necessità. La gestione collegiale dei fondi, con il sistema della ripartizione mutualistica, effettuata dalla task force alla presenza del presidente nazionale ha garantito la massima trasparenza e la condivisione dello spirito solidaristico che contraddistingue chi si impegna nello Sna».

Fabio Sgroi

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