martedì 21 Ottobre 2025

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DEMATERIALIZZAZIONE DELL’ATTESTATO DI RISCHIO RC AUTO: IVASS ANTICIPA LE NOVITA’

Nel corso di un workshop che si è tenuto venerdì scorso, l’istituto di vigilanza ha illustrato come cambieranno le procedure.   

Ramo autoL’Ivass, nel corso di un workshop che si è svolto venerdì scorso con l’Ania, i rappresentanti delle imprese, degli intermediari e delle associazioni dei consumatori, ha illustrato le principali novità regolamentari che riguardano la dematerializzazione dell’attestato di rischio Rc auto.

L’obiettivo, ha ricordato l’istituto di vigilanza, è quello di una semplificazione (attraverso il ricorso all’innovazione tecnologica in luogo della produzione cartacea), snellire il processo assuntivo del ramo Rc auto e creare uno strumento di deterrenza alle frodi collegate con la falsificazione degli attestati di rischio cartacei.

Le principali novità riguardano: la specifica della tipologia del danno liquidato (persone, cose, misto); la consegna dell’attestato per via telematica; l’obbligo dell’alimentazione della banca dati da parte delle imprese; l’acquisizione diretta dell’attestato in via telematica da parte dell’impresa in sede di stipula del contratto.

I contraenti, ha spiegato l’Ivass, saranno informati delle novità con una lettera che le compagnie avranno l’obbligo di trasmettere al domicilio degli stessi, alla scadenza del contratto. Avranno inoltre la possibilità di verificare la classe di merito maturata direttamente sul sito web della compagnia, nella parte loro dedicata; potranno richiedere di ottenere una ulteriore modalità di trasmissione telematica (e-mail, app di messaggistica, social network e altro), tra quelle offerte dalla compagnia.

E chi non ha familiarità con la tecnologia? L’Ivass ha specificato che  ci sarà la possibilità di recarsi dall’intermediario che ha emesso il contratto per richiedere la stampa dell’attestato che, si ribadisce, «ha mero scopo informativo e non potrà essere utilizzato per la conclusione di un altro contratto. Per la conclusione di un nuovo contratto, l’intermediario dovrà sempre acquisire l’informazione sulla classe di merito dalla banca dati degli attestati».

Fabio Sgroi

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