L’istituto di vigilanza sottolinea che, in caso di controlli delle autorità pubbliche, gli automobilisti «possono dimostrare di avere ottemperato all’obbligo di assicurazione esibendo l’attestazione dell’avvenuta stipula del contratto e del pagamento del relativo premio, che prevale in ogni caso rispetto a quanto accertato o contestato a seguito di consultazione della banca dati delle coperture Rc auto».
È obbligatorio tenere a bordo del veicolo il certificato di assicurazione, cioè il documento che attesta la regolarità della copertura assicurativa. La precisazione arriva dall’Ivass attraverso una nota ufficiale. In particolare, l’istituto di vigilanza ricorda come ciò sia previsto dall’articolo 180 del Codice della strada.
L’Ivass sottolinea che, in caso di controlli delle autorità pubbliche, gli automobilisti «possono dimostrare di avere ottemperato all’obbligo di assicurazione esibendo l’attestazione dell’avvenuta stipula del contratto e del pagamento del relativo premio, che prevale in ogni caso rispetto a quanto accertato o contestato a seguito di consultazione della banca dati delle coperture Rc auto», istituita presso la direzione generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alimentata dalle compagnie di assicurazione.
A questo proposito, l’Ivass ricorda come sia possibile verificare la presenza di copertura assicurativa del veicolo attraverso il portale dell’automobilista (all’indirizzo www.ilportaledellautomobilista.it). Nel caso in cui «il consumatore che ha regolarmente corrisposto il premio verifichi dalla consultazione del portale che il proprio veicolo non risulta assicurato potrà tempestivamente segnalare la circostanza alla propria compagnia assicurativa ed, eventualmente, presentare reclamo all’Ivass».
Inoltre, in caso di sinistro, «informazioni di dettaglio sulla copertura assicurativa della controparte potranno essere richieste al Centro di Informazione Italiano istituito presso la Consap (www.consap.it/fondi-e-attivita/mondo-assicurativo/centro-di-informazione-italiano)».
Fabio Sgroi
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