È il suggerimento lanciato a compagnie e intermediari dal presidente dell’Associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali.
«La visione da parte di compagnie e intermediari deve essere cambiata: invece di parlare di assicurazioni è necessario parlare di rischi. La vera necessità di tutte le aziende è ridurre la volatilità degli effetti sul business di eventi legati ai rischi, che possono andare a compromettere i risultati attesi». È l’opinione di Alessandro De Felice (nella foto), presidente dell’Anra (l’Associazione nazionale dei risk manager e responsabili assicurazioni aziendali), a proposito del dialogo fra aziende, intermediari e mercato assicurativo, riportata nell’ultimo numero del notiziario dell’associazione.
Secondo De Felice, «una compagnia, o un intermediario evoluto, dovrebbero essere capaci di uscire dagli schemi classici del valore del bene e partire dall’analisi del modello di business, ragionando su elementi essenziali su cui si concentrano tutte le aziende come l’Ebitda, la posizione finanziaria netta e il Roce: l’impresa è un capitale investito con lo scopo di ottenere un ritorno, ed è il rischio la variabile che impatta sul successo o l’insuccesso del business. Quando si chiede di cosa hanno bisogno le aziende sul piano assicurativo, spesso la risposta degli addetti ai lavori – intermediari o compagnie – si focalizza sulla tipologia di prodotto e di costi. Continuo da tempo a ripetere che in realtà, dal punto di vista delle aziende, grandi o piccole che siano, ciò che serve è parlare in modo globale dei propri rischi, di cui il prodotto assicurativo è solo uno strumento legato al trasferimento», ha sottolineato De Felice. (fs)
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