Parole dure quelle del presidente Giovanni Polato, che stigmatizza la parte che «stabilisce una drastica riduzione dei risarcimenti per le gravi lesioni subite dalle vittime della strada».
Parole forti, quelle di Giovanni Polato, presidente dell’Aneis, l’Associazione nazionale esperti infortunistica stradale, che in una lettera aperta indirizzata alla senatrice Simona Vicari, sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico, stigmatizza quella parte del disegno di legge Concorrenza che «stabilisce una drastica riduzione dei risarcimenti per le gravi lesioni subite dalle vittime della strada».
Polato si concentra in particolare su «quella parte della riforma che riguarda le tabelle di valutazione economica dei risarcimenti per i gravi danni alla persona, (che il legislatore, con una sfacciata dose di irridente ipocrisia, ha definito “Lesioni di non lieve entità”). La Sua dichiarata volontà (scrive Polato riferendosi, appunto, a Vicari) di ridurre drasticamente i risarcimenti che le tabelle del Tribunale di Milano (adottate e consacrate dalla Suprema Corte di Cassazione) riconoscono alle vittime degli infortuni della strada, grida vendetta a fronte degli utili miliardari che ogni anno le imprese di assicurazione incamerano nel settore della Rc auto».
Polato ha invitato Vicari a «visitare qualche centro di fisioterapia, dove le vittime delle cosiddette “lesioni di non lieve entità” transitano come zombie nel disperato tentativo di rimediare almeno in piccola parte alla distruzione fisica e psichica che si è abbattuta sui loro corpi». In sostanza Polato chiede di lasciare «ai Tribunali il compito di stabilire il giusto risarcimento, perché la Costituzione assegna loro questo compito». (fs)
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