L’interesse, reale o presunto, di Axa, Allianz e Intesa Sanpaolo movimentano i rumors di mercato. E il Leone si cautela. Ma c’è chi intravede nuovi scenari…
Generali (nella foto, la sede a Trieste) al centro dell’attenzione in queste ultime ore e su tutte le pagine dei giornali e dei notiziari. Prima (in verità se ne parla da qualche anno) le indiscrezioni sempre più insistenti su un interesse da parte di Axa e di Allianz (con riferimento alle attività del Leone in Francia), poi (nelle ultime ore) quello di Intesa Sanpaolo (che sarebbe spalleggiato ancora dal gruppo tedesco). Tutti pronti a sferrare un attacco. Almeno questo si dice.
Per cautelarsi, nella giornata di ieri Generali ha acquisito «i diritti di voto su 505 milioni di azioni di Intesa Sanpaolo, pari al 3,01% del capitale, attraverso una operazione di prestito titoli». Lo ha comunicato ieri attraverso una nota.
Come hanno ricordato alcune fonti di stampa, il Testo unico in materia di intermediazione finanziaria (Tuf) prevede che in caso di partecipazioni reciproche, chi ha superato per secondo il limite del 3% vede congelati i propri diritti di voto oltre questa soglia e deve vendere entro 12 mesi la quota eccedente. Intesa Sanpaolo, dunque, dovrebbe lanciare un’offerta pubblica di acquisto su almeno il 60% del capitale di Generali.
Il Leone, sempre secondo quanto riportano alcuni organi di informazione, ha in pancia titoli di Stato per circa 70 miliardi di euro. Anche per questo è al centro delle attenzioni dei competitors. C’è chi dice che quella di ieri è stata una mossa difensiva, ma c’è anche chi ventila l’ipotesi di un contrattacco. Staremo a vedere in futuro, anche se gli analisti credono poco a scenari clamorosi…
Intanto domani è in programma a Trieste un consiglio di amministrazione. Al vaglio, tra le altre cose, ci sarebbe anche il futuro di Alberto Minali che, secondo i rumors, sarebbe in uscita lasciando scoperto il ruolo cfo e direttore generale del gruppo triestino.
Fabio Sgroi
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