L’analisi della società di consulenza del gruppo Mbs Consulting evidenzia una situazione (anche futura) che non è delle migliori, anche se si intravvedono diverse opportunità per il settore assicurativo.
Fornire un quadro generale di quello che è stato e che sarà l’impatto della crisi legata al Covid-19 sulla domanda di servizi assicurativi. È quanto fatto da Innovation Team, società di consulenza del gruppo Mbs Consulting, in occasione dell’ultima assemblea dell’Aiba (l’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) che si è tenuta qualche settimana fa in modalità on line. Della presentazione dell’analisi si è occupato Enea Dallaglio e il quadro che è venuto fuori non è dei migliori, anche se si intravvedono diverse opportunità per il settore assicurativo.
Guardando ai numeri in particolare relativi all’andamento del business auto è emerso che l’attuale crisi presenta caratteristiche peculiari che la rendono «significativamente diversa da quelle del 2008 e del 2011», soprattutto «per gli impatti che avrà sulla mobilità anche nel medio/lungo termine».
Le prospettive del business assicurativo auto (Rc auto e Cvt) non sono buone e, ha fatto presente Dallaglio, generano «forti preoccupazioni», perché «il lock down e il forte calo delle nuove immatricolazioni avranno un inevitabile impatto negativo sulla raccolta auto – individuali nel breve termine». Questi impatti potrebbero essere «in parte riassorbiti a medio termine, anche grazie al contributo della domanda di coperture assicurative legate all’affermarsi di modalità alternative di mobilità individuale (per esempio bicicletta, monopattino) alla condizione di una possibile normativa che preveda l’estensione dell’obbligo di assicurazione». Per Innovation Team «più strutturale sarà la contrazione delle coperture individuali legata al cambiamento delle modalità di acquisto dei veicoli (minori acquisti da parte di privati, maggior ricorso al noleggio a medio/lungo termine)».
Spiragli positivi, invece, si intravvedono per quanto riguarda il settore auto – flotte. «La crisi del noleggio a breve termine e del car-sharing avranno un impatto negativo sul breve termine», ma permangono tuttavia «intatte le prospettive di crescita negli anni successivi legate al maggiore ricorso al noleggio a lungo termine (tra il 2009 e il 2019 la quota di acquisti di veicoli da parte società di noleggio è raddoppiata, passando dal 12% al 24%)».
Innovation Team ha tracciato anche l’evoluzione attesa del business assicurativo famiglie. Mentre per quanto riguarda l’ambito casa le prospettive sono tutto sommato stabili, si prevede un calo del segmento infortuni individuali (è attesa una diminuzione del portafoglio e del new business per le difficoltà economiche di liberi professionisti – lavoratori autonomi, principale target di queste soluzioni assicurative). Il segmento che sicuramente continuerà a crescere è quello delle malattie individuali, sia in termini di tenuta del portafoglio (il target principale è costituito da famiglie con disponibilità di spesa medio – alta), sia in termini di incremento del new business «dovuto all’accresciuta sensibilità sui temi legati alla salute e alla forte spinta di innovazione dell’offerta da parte di alcuni operatori». Anche il segmento delle malattie collettive è prevedibile che cresca, con riferimento alle coperture aziendali e ai fondi sanitari di categoria. E’ attesa invece una riduzione della raccolta per le polizze infortuni collettivi, per le difficoltà economiche delle aziende.
E vediamo adesso all’evoluzione attesa del business assicurativo imprese riferita al property e alla Rc generale. Innovation Team prevede una certa stabilità per quel che concerne la Rc professionisti: la tenuta della raccolta, in particolare, è garantita seppur con un mix di effetti contrapposti che vanno dalla riduzione delle coperture di piccole attività professionali (categorie tecniche e giuridico-economiche) alla crescita della domanda di professionisti di categorie non ancora assicurate, fino ai mutamenti delle condizioni di offerta in un contesto di relativa rigidità del mercato. C’è da considerare anche una possibile riduzione del new business per rallentamento dell’attività economica e dell’offerta assicurativa. Il settore delle micro imprese va incontro a un «calo significativo» del portafoglio a rinnovo e del new business per effetto delle inevitabili difficoltà economiche a cui vanno incontro le stesse micro imprese.
Prospettive di business in diminuzione anche per il segmento delle Pmi, visto il «forte» calo della raccolta provocato dal rallentamento economico (incremento dei fallimenti, riduzione di fatturati e regolazioni premio, riduzione delle garanzie e forti pressioni sul prezzo) e per il segmento grandi aziende ed enti pubblici. Si prevede una contrazione anche per quel che concerne i rami speciali, con riferimento ai trasporti, al credito e alle cauzioni.
E veniamo al settore vita. «La grande incertezza negli investimenti e soprattutto la contrazione dei redditi e del risparmio non dovrebbe portare ad avere effetti positivi su questo ramo, ma solo risvolti negativi», ha affermato Dallaglio. «La contrazione dei mutui e del credito dovrebbe determinare delle difficoltà su quella parte del mercato vita che serve ad assicurare la copertura dei creditori e più in generale le possibili difficoltà occupazionali potrebbero comprimere anche la componente previdenziale dell’assicurazione vita».
LE GRANDI SFIDE PER LA SICUREZZA DEL PAESE – Dallaglio descrive quattro grandi sfide per il paese Italia: la sostenibilità dell’ambiente e del sistema economico e sociale; la riforma generale del sistema salute; la ripresa del business delle imprese; la trasformazione digitale delle imprese. In questo contesto il settore assicurativo può giocare un ruolo importante. «Nell’ambito della distribuzione assicurativa e dal punto di vista consulenziale, i broker sono probabilmente “gli unici” che hanno la capacità di raggiungere, con approcci dedicati, un mercato vastissimo e molto differenziato al suo interno», ha sottolineato Dallaglio. «Un mercato che va dalle famiglie alle grandissime imprese. Inoltre i broker hanno la possibilità di accedere a una offerta assicurativa globale e questo è importante per avere nel nostro mercato soluzioni innovative e all’altezza di una domanda che è complessa».
Fabio Sgroi
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