Nei primi sei mesi di quest’anno, secondo un report dell’Ivass, le compagnie hanno varato diverse misure all’indirizzo degli assicurati, fra cui la non applicazione di franchigie e rivalse contrattuali, ma anche…
Le iniziative, in termini di offerta e di prodotti, varate dalle compagnie nel primo semestre 2020, caratterizzato dall’emergenza sanitaria, hanno riguardato anche il settore salute. E non poteva essere altrimenti, vista la natura della stessa emergenza.
Secondo quanto ha fatto sapere l’Ivass, in questo comparto sono state riconosciute da alcune compagnie delle estensioni, laddove non già previste, delle coperture in caso di pandemia, azzeramento del periodo di carenza contrattuale (cioè il periodo di tempo che intercorre fra la data di stipulazione della polizza e l’effettiva decorrenza della garanzia) ed equiparazione del periodo di quarantena al ricovero ospedaliero.
Altre iniziative hanno riguardato proroghe temporanee del periodo di mora (fino a 60 giorni), sospensione dell’attività di recupero crediti e di notifica dei decreti ingiuntivi, non applicazione di franchigie e rivalse contrattuali, aumento dei massimali, prolungamento oltre i 90 giorni delle coperture per il rimborso di spese mediche e, in alcuni casi, potenziamento gratuito e con effetto retroattivo delle coperture diaria e rimborso spese mediche da ricovero ospedaliero, con maggiorazioni degli importi di diaria e riconoscimento di indennizzi forfettari più elevati rispetto a quanto previsto nelle condizioni contrattuali, servizi informativi di assistenza telefonica sul Covid-19, video consulti e teleconsulti medici gratuiti.
In alcuni casi, le estensioni di copertura sono state previste a favore dei familiari contagiati dal virus, con raddoppio della diaria e dell’indennità in caso di ricovero presso una struttura pubblica. In un caso, è stata offerta gratuitamente una polizza “Covid-19” ai titolari di una polizza auto o danni scaduta o in scadenza nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020. (fs)
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