Il sindacato presieduto da Claudio Demozzi ha scritto all’Ania per indurla ad adottare misure urgenti anche a tutela delle agenzie, mentre l’associazione guidata da Vincenzo Cirasola si è rivolta ai gruppi agenti e all’intera categoria per condividere alcuni suggerimenti da riferire ai titolari di agenzia e alle compagnie mandanti sui comportamenti da seguire.
L’emergenza coronavirus preoccupa anche sindacati e associazioni di categoria che rappresentano gli agenti di assicurazione.

SNA – Nella giornata di ieri, il Sindacato nazionale agenti ha chiesto ufficialmente all’Ania «misure urgenti a tutela degli assicurati e delle agenzie di assicurazione coinvolte dai provvedimenti eccezionali disposti dalle autorità per impedire e/o limitare la diffusione dell’epidemia virale coronavirus».
«La limitazione forzata degli spostamenti dei cittadini e la chiusura di uffici e attività commerciali, pubbliche e private, potrebbe produrre per il nostro settore preoccupanti effetti sulla continuità delle coperture assicurative degli assicurati e sulla tenuta della agenzie», ha sottolineato Claudio Demozzi, presidente dello Sna, in una lettera inviata a Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania.
Il numero uno di via Lanzone, in sostanza, ha chiesto all’associazione nazionale fra le imprese assicurative di invitare le compagnie associate «all’adozione di tutte le disposizioni utili a limitare i disagi dei clienti e a evitare, o per lo meno contenere, le perdite economiche e le difficoltà operative alle agenzie interessate».
Demozzi, per esempio, ha fatto riferimento «a misure straordinarie di sostegno a favore di quelle maggiormente danneggiate, al prolungamento del periodo di mora nel pagamento delle quietanze in scadenza per evitare la scopertura dei rischi, all’aumento dei giorni previsti per l’invio dei fondi decadali o quindicinali o mensili in considerazione della probabile chiusura degli sportelli bancari, alla proroga dei termini di scadenza delle incentivazioni economiche per non vanificare il lavoro fatto finora, alla sospensione delle verifiche amministrative e a qualsiasi ulteriore provvedimento utile a migliorare la condizione degli agenti che saranno colpiti, direttamente o indirettamente, dal diffondersi del virus nei territori in cui operano».
ANAPA RETE IMPRESAGENZIA – L’associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola ha diramato una circolare, sempre nella giornata di ieri, indirizzata ai presidenti dei gruppi agenti e all’intera categoria per condividere alcuni suggerimenti da riferire ai titolari di agenzia e alle compagnie mandanti sui comportamenti da seguire.

La circolare suggerisce di «adottare una scrupolosa osservanza delle specifiche prescrizioni del Comune di ubicazione, con puntuale attenzione anche a tutte le subagenzie o i punti di vendita remoti e di seguire attraverso gli organi di informazione e i siti delle amministrazioni coinvolte, l’evoluzione dei provvedimenti, suscettibili di ulteriori cambiamenti».
Inoltre, invita tutti i presidenti dei gruppi agenti «a confrontarsi tempestivamente con la propria compagnia per concordare delle disposizioni da comunicare alle agenzie, non solo dei comuni interessati dal focolaio di infezione, e a richiedere un equo indennizzo e altri interventi speciali (per esempio riduzione del target commerciali, ecc.) a sostegno delle agenzie che fossero costrette a chiudere o che subissero un tangibile calo di redditività a causa dell’emergenza».
«Cerchiamo di restare lucidi e razionali, agendo con forte senso di responsabilità verso i nostri collaboratori, dipendenti e clienti», ha affermato Cirasola.
Fabio Sgroi
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