Il presidente Flavio Sestilli: «Riteniamo che un’assicurazione cyber oggi debba integrare almeno tre grandi aree di garanzia: un pronto intervento in caso di attacco, una copertura della Rc del nucleo familiare e un rimborso delle spese necessarie per il recupero dell’identità personale e bancaria. E per le imprese…».

«Come Aiba auspichiamo che il mercato assicurativo possa incrementare l’offerta attuale, che è ancora contenuta soprattutto per quanto riguarda l’ambito retail, e sviluppare sempre più soluzioni anche in un’ottica di servizio e assistenza, per affiancare e guidare chi ha subito un attacco nella risoluzione del problema». Lo ha detto ieri Flavio Sestilli, presidente dell’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni, in occasione dell’assemblea pubblica della stessa associazione, che ha avuto per focus il cyber risk.
«In generale, riteniamo che una copertura cyber oggi debba integrare almeno tre grandi aree di garanzia ormai fondamentali: un pronto intervento in caso di attacco; una copertura della responsabilità civile del nucleo familiare; e infine un rimborso delle spese necessarie per il recupero dell’identità personale e bancaria (pensiamo a documenti e conti correnti). Per le imprese sorgono poi necessità ulteriori quali, per esempio, la copertura della business interruption».
Sestilli ha aggiunto che «sarebbe importante che i contratti assicurativi avessero tutti un linguaggio comune, chiaro e condiviso: una terminologia chiara e riconosciuta, capace di definire in modo o adeguato i vari aspetti e rischi del tema, aiuterebbe i clienti, tanto le imprese quanto le singole persone, a trovare maggiori certezze e senso di sicurezza nella polizza cyber, sostenendo la costruzione di un necessario rapporto di fiducia nei confronti del mercato assicurativo».
IL RUOLO DEL BROKER – Il presidente dell’Aiba si è soffermato anche sul ruolo del broker. «Broker adeguatamente preparati e formati possono svolgere al meglio la loro funzione di consulenti verso il cliente, stimolare la domanda di soluzioni di protezione e quindi permettere a ciascuno di difendere al meglio i propri dati e i propri asset», ha detto. «Di fronte alle crescenti minacce alla sicurezza informatica è fondamentale che tutti siamo preparati: istituzioni, imprese, ma anche singole persone, perché molto spesso i comportamenti individuali sono alla base dei rischi tanto per le nostre vite digitali quanto per le aziende», ha dichiarato Sestilli. «In questo scenario occorre lavorare su più leve: sensibilizzazione, formazione, e insieme analisi e prevenzione del rischio. Questo vale per tutti ed è di fondamentale importanza anche per gli intermediari assicurativi. Come Aiba siamo molto attivi in questo e mettiamo a disposizione dei nostri associati moltissime opportunità formative e di aggiornamento sulla cybersecurity, a cominciare dai corsi di Aiba Academy e dagli incontri di delegazione sul territorio».
Fabio Sgroi
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