sabato 13 Settembre 2025

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CONTENZIOSO ASSICURATIVO NELLA RC AUTO E NATANTI: NEL 2020 DIMINUISCONO LE CAUSE CIVILI E PENALI

Il calo è stato del 2,7% rispetto al 2019 e del 29% rispetto al 2010. Segno meno anche per il numero dei sinistri in causa sorti nel 2020: -17,3% anno su anno.  

Nel 2020 la conflittualità nel settore dell’assicurazione obbligatoria Rc auto e natanti per controversie concernenti la liquidazione dei sinistri, l’attribuzione della responsabilità, la quantificazione del danno ovvero il rifiuto da parte delle imprese a concedere l’accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato è stata «significativa», secondo l’Ivass.

In particolare, al 31 dicembre 2020 il numero delle cause pendenti, in ogni grado di giurisdizione è stato pari a 215.569 (di cui 213.484 civili e 2.085 penali), in calo del 2,7% rispetto all’anno precedente, facendo registrare il valore più basso nel periodo 2010-2020 e una contrazione del 29% rispetto al 2010.

L’alto numero di cause pendenti, anche oltre i cinque anni, è dovuto alla durata estesa dei processi, ha sottolineato l’istituto di vigilanza; ciò determina disagi per i danneggiati e richiede l’accantonamento per un lungo periodo di risorse finanziarie per il pagamento dei sinistri.

Il rapporto tra cause e sinistri riservati è cresciuto dal 18,2% del 2010 al 25% del 2020 (una causa ogni 4 sinistri a riserva), evidenziando ulteriormente il ritardo con cui si avviano le cause rispetto all’anno di accadimento dei sinistri, la prolungata durata media del contenzioso e la presenza di cause difficilmente eliminabili, legate a sinistri gravi e con lesioni.

La frequenza del numero dei sinistri riservati in causa in relazione a quelli denunciati nell’esercizio è risultata in miglioramento dal 2013 al 2019, ma nel 2020 ha presentato un rialzo per il crollo dei sinistri denunciati, attestandosi all’11,3%.

Il numero dei sinistri in causa gestiti è stato pari a 273.882, in calo del 7,4% rispetto al 2019, mentre i nuovi sinistri in causa (55.499) sono diminuiti del 17%, con una variazione negativa rispetto al 2010 del 56%.

Per i sinistri in causa, l’importo pagato è stato pari a 1,24 miliardi di euro (1,48 miliardi di euro nel 2019), il 25% del riservato a fine esercizio e il 10% dei premi lordi Rc auto e natanti. I sinistri riservati in causa sono stati pari a 5 miliardi (5,3 miliardi nel 2019, 5,7 miliardi nel 2018 e 6,2 miliardi nel 2017). Complessivamente nel 2020 sono stati pagati sinistri per un importo di 9,4 miliardi di euro (10,7 miliardi di euro nel 2019) e i sinistri riservati sono ammontati a 16 miliardi (17 miliardi nel 2019).

L’importo stanziato a riserva dalle imprese in previsione degli esborsi futuri relativi alle cause pendenti è stato pari a 5 miliardi di euro, il 31% della riserva complessiva di bilancio dei rami Rc auto e natanti.

Il riservato medio per le cause pendenti è stato pari 23.337 euro (24.031 euro nel 2019 e 24.580 euro nel 2018). Per i sinistri in causa (che possono essere comprensivi di più cause) il riservato medio è ammontato a 23.801 euro (24.507 euro nel 2019 e 24.485 euro nel 2018), pari al 119% del pagato medio. L’importo della riserva per sinistri in causa ultra-quinquennali (2015 e precedenti) era pari al 53,4% del totale.

L’Ivass ha sottolineato come l’evoluzione delle cause per la generazione 2010 fornisca una «chiara evidenza sui tempi elevati per l’eliminazione delle cause». È stato necessario un quinquennio dall’anno di accadimento del sinistro per pagare il 70% del numero e il 57% dell’importo delle cause e 11 anni per raggiungere rispettivamente il 96,5% e il 92,4%.

Fabio Sgroi

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