lunedì 08 Settembre 2025

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CONTENZIOSI NELLA RC AUTO: L’IVASS BACCHETTA LE COMPAGNIE

«Devono dotarsi di efficaci presidi organizzativi per prevenire e ridurre il rischio di contenzioso», afferma Salvatore Rossi, presidente dell’istituto di vigilanza. E sulla lotta alle frodi…

Salvatore Rossi 2Sulla lotta alle frodi, l’Ivass ha acceso un faro ormai da anni. Questa tematica è stata affrontata da Salvatore Rossi (nella foto), presidente dell’istituto di vigilanza, nel corso della sua ultima relazione riferita all’attività del 2015.

Rossi ha innanzitutto elogiato il nuovo Archivio integrato antifrode (Aia) lanciato qualche settimana fa dall’Ivass. «È un nostro progetto che ha richiesto uno sforzo notevole in termini organizzativi, di risorse tecniche, di ricerca della cooperazione fra molteplici soggetti pubblici e privati, di definizione di un apposito quadro normativo», ha detto il numero uno dell’Ivass.

L’Archivio integra le 7 principali basi dati utili allo scopo, nel senso che «mette insieme un miliardo e mezzo di singole informazioni su veicoli, immatricolazioni, patenti, polizze, danneggiati, testimoni, periti». Adesso inizierà la prima, piena fase operativa. «Ogni sinistro riceverà in tempo reale un indicatore di anomalia basato su una valutazione probabilistica di potenziale fraudolenza, con la specificazione delle variabili che la spiegano. Oltre al beneficio generale in termini di perseguimento degli obiettivi di giustizia, ci aspettiamo un effetto pratico di riduzione dei costi per le compagnie e quindi dei premi pagati dagli assicurati», ha affermato Rossi. «Si stima che già oggi l’attività antifrode delle compagnie, imposta di recente dalla legge e vigilata dall’Ivass, per quanto limitata a causa della mancanza di adeguati strumenti conoscitivi, abbia consentito una riduzione dei costi dei risarcimenti pari all’1,5% dei premi».

Ma Ivass non ha intenzione di fermarsi qui. «Miglioreremo l’accessibilità ai dati, anche attraverso la creazione di un portale e stiamo lavorando a indicatori basati sulle più avanzate teorie e tecniche di analisi delle reti sociali», ha precisato Rossi.

L’istituto di vigilanza ritiene di poter ottenere effetti positivi anche sul contenzioso giudiziario. «Le nostre aule di giustizia sono già abbastanza intasate per sopportare anche il peso di una litigiosità fra compagnie e assicurati che presenta evidenti profili di anomalia», ha detto Rossi. «Da una nostra rilevazione sul quinquennio 2010-2014 emergeva non solo il numero abnorme di cause in essere; mentre i sinistri diminuivano, le cause aumentavano, se ne dilatava la durata, si dovevano accrescere le riserve a fronte di un loro esito negativo. Queste anomalie non possono ricondursi solo alle lungaggini del sistema giudiziario italiano».

Per il presidente dell’Ivass contribuiscono anche «inefficienze interne alle imprese sulle quali occorre intervenire con decisione. È bene che le compagnie si dotino di efficaci presidi organizzativi per prevenire e comunque ridurre il rischio del contenzioso Rc auto, nell’ambito dei loro controlli interni».

Fabio Sgroi

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