L’ex ceo di Cattolica è l’unico uomo fra i 7 laici che compongono questo organo, istituito per «offrire orientamenti sulla gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie dei Dicasteri della Curia Romana, delle istituzioni collegate con la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano».

Alberto Minali, ex ceo di Cattolica, è entrato a far parte del Consiglio Vaticano per l’economia, istituito da Papa Francesco nel 2014 con il compito di «offrire orientamenti sulla gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie dei Dicasteri della Curia Romana, delle istituzioni collegate con la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano».
Il consiglio è costituito da 15 membri, di cui 8 sono scelti tra cardinali e vescovi «in modo da rispecchiare l’universalità della Chiesa» e 7 sono esperti laici di varie nazionalità, «con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità». Tra i 7 laici, Minali è l’unico uomo. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA











