Nell’anno dello scoppio della pandemia da Covid-19 sono stati pari a 6,1 miliardi di euro. L’incidenza sul totale dei rami danni è pari al 18,4%.
Nel 2020 i premi contabilizzati nel comparto salute si sono attestati a 6,1 miliardi di euro (-2,2% rispetto al 2019), costituendo il 18,4% della produzione dei rami danni (era 16% nel 2015). I dati sono dell’Ivass.
Il 51,5% della raccolta del settore, come nell’anno precedente, è effettuata nel ramo infortuni (questa percentuale era del 58% nel 2015). La quota, negli anni, sta registrando una flessione per la maggiore espansione della raccolta nel ramo malattia (48,5% nel 2020; 42% nel 2015).
Il risultato complessivo del conto tecnico del lavoro diretto (al netto della riassicurazione) è ammontato a 962 milioni di euro (+18,6% rispetto al 2019). L’aumento rispetto all’anno precedente è dovuto soprattutto alla contrazione degli oneri per sinistri del ramo infortuni, attribuibile in parte alla riduzione dell’attività produttiva durante l’emergenza sanitaria.
Fabio Sgroi
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