Dopo l’interruzione nel 2020 anche a causa della pandemia, i premi sono aumentati del 4,2% a 6,4 miliardi di euro. L’incidenza sul totale dei rami danni è stata pari al 18,8%.
Nel 2021 è ripresa la crescita della raccolta nei rami salute (lavoro diretto italiano), pari a 6,4 miliardi di euro (18,8% della produzione dei rami danni), dopo l’interruzione nel 2020 anche a causa della pandemia. L’incremento totale è stato pari al 4,2%. La crescita, secondo quanto evidenziato dall’Ivass nel suo bollettino (che riguarda l’attività assicurativa in Italia delle imprese vigilate – imprese nazionali e rappresentanze per l’Italia di imprese con sede legale in uno stato extra See – nel comparto salute, comprendente i rami infortuni e malattia), ha interessato più il ramo malattia (+5,3% rispetto al 2020) e meno il ramo infortuni (+3,2%).
Il risultato complessivo del conto tecnico del lavoro diretto (al netto della riassicurazione) è ammontato a 524 milioni di euro, in forte riduzione rispetto al precedente esercizio (-45,6%). La flessione, ha spiegato l’istituto di vigilanza, è da attribuirsi al risultato negativo per il ramo malattia (-188 milioni di euro), derivato dall’aumento dell’onere relativo ai sinistri (+25% su base annua), mentre quello infortuni ha chiuso con un risultato positivo (712 milioni di euro).
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA