I margini restano positivi, ma nel primo semestre 2016 i conti tecnici hanno subìto un arresto. I dati dell’Ania.
Nel primo semestre 2016 è peggiorato il risultato netto di esercizio delle compagnie assicurative rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A evidenziarlo sono le stime provvisorie effettuate dall’Ania sui risultati dei conti tecnici semestrali delle imprese assicuratrici. La stessa Ania (nella foto, la sede) sottolinea come comunque i margini restino positivi.
In particolare, il conto tecnico del settore vita è stato pari a 2 miliardi di euro (+17% rispetto al primo semestre 2015), mentre quello del settore danni è stato pari a 1,7 miliardi (-15%). È risultato inoltre negativo, e in diminuzione, il saldo della gestione non tecnica (da 0,4 miliardi a -0,2 miliardi) che ha così contribuito al peggioramento del risultato netto (dopo le tasse) pari a 3,5 miliardi a fine giugno 2016 (era pari a 4 miliardi a giugno 2015). Il peggioramento della gestione non tecnica, rileva l’Ania, è stato determinato da diversi fattori: un decremento dei proventi da investimento e altri proventi (non tecnici) vita e danni (-250 milioni) e un peggioramento del saldo della gestione straordinaria (-500 milioni), i cui effetti negativi sono stati in parte controbilanciati da una minore tassazione sugli utili (in calo di -150 milioni).
Con riferimento al settore vita, al decremento (-7,9%, -5 miliardi di euro) dei premi contabilizzati registrato nella prima metà del 2016 si è contrapposto un calo di pari importo degli oneri per sinistri (-13,3%, -5 miliardi); ciò ha determinato un flusso netto positivo per 24,5 miliardi (in linea con quanto rilevato nella prima metà del 2015). Nonostante l’ulteriore contribuzione negativa degli utili da investimenti (in diminuzione da 11,6 a 5,5 miliardi), il risultato del conto tecnico è risultato in aumento di 300 milioni per effetto di una riduzione nella variazione di riserve matematiche pari a 6,3 miliardi.
Nei primi sei mesi del 2016, nel settore danni si è riscontrato un risultato tecnico positivo pari a 1,7 miliardi (in calo del 10,5% rispetto a 1,9 miliardi a fine giugno 2015), nonostante un lieve miglioramento del rapporto sinistri a premi (da 63,9% a 63,2%); a fronte, infatti, di un calo dei premi di competenza del 3,1%, si è registrata una diminuzione degli oneri per sinistri di circa il 4%. La diminuzione del risultato tecnico rispetto al primo semestre 2015 (-200 milioni) è dovuta principalmente al calo degli utili da investimento e degli altri proventi (circa -300 milioni).
Il rapporto sinistri a premi (loss ratio) relativo alla sola generazione corrente (escludendo quindi la sufficienza/insufficienza delle riserve relative a sinistri degli esercizi precedenti), è risultato in peggioramento (da 53,1% nel giugno 2015 a 53,9% nel giugno 2016). Va evidenziato che questo indicatore non considera gli importi a riserva per i sinistri accaduti e non ancora denunciati e, relativamente al ramo Rc auto, la contribuzione al fondo di garanzia vittime della strada. Queste due voci incidono mediamente per circa il 15% dei premi a fine anno.
Il ramo che mostra il peggioramento più marcato del loss ratio è quello Rc auto per il quale, oltre a una diminuzione dei premi di competenza del 5,9% nel primo semestre del 2016 (i premi contabilizzati sono diminuiti invece del 6,3%), si registra anche un aumento del costo totale dei sinistri di generazione corrente (+4%); conseguentemente il loss ratio del primo semestre è peggiorato di oltre 6 punti percentuali, passando dal 60,1% nel 2015 al 66,5% nel 2016. Anche il ramo malattia mostra un marcato deterioramento dell’indicatore: da 47,5% del primo semestre 2015 a 53,1% del primo semestre 2016, mentre un miglioramento si ha per il ramo incendi.
Fabio Sgroi
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