Mentre quelli verso le imprese italiane si sono ridotti dell’8,6% e rimangono concentrati nel settore Rc auto, i reclami nei confronti delle imprese estere sono cresciuti del 9% e risultano concentrati (circa il 50%) nei rami danni diversi dalla Rc auto.
Nel 2018 le imprese di assicurazione italiane ed estere che operano in Italia hanno ricevuto complessivamente 97.279 reclami, di 45.896 (47% del totale) riguardanti il ramo Rc auto, 35.561 (37%) relativi ai rami danni diversi dalla Rc auto e 15.822 (16%) riconducibili ai rami vita.
A livello aggregato, si legge in una nota dell’Ivass, i reclami ricevuti l’anno scorso risultano in calo del 6,4% rispetto al 2017.
Tuttavia, mentre i reclami verso le imprese italiane si sono ridotti dell’8,6% e rimangono concentrati nel settore Rc auto, quelli nei confronti delle imprese estere sono cresciuti del 9% e risultano concentrati (circa il 50%) nei rami danni diversi dalla Rc auto (contro il 31% della Rc auto e il 19% del comparto vita). I reclami accolti sono stati il 28,6% del totale, quelli transatti il 10,4%, quelli respinti il 56,4%. Il restante 4,6% risultava in fase istruttoria al 31 dicembre 2018.
Per il ramo Rc auto, la rilevazione ha tenuto conto dei differenti canali di distribuzione ed è emerso che la media dei reclami registrata dalle imprese che operano via web o telefono (canale diretto) è molto più alta rispetto alle imprese che collocano i loro prodotti con altre modalità (agenti, broker o bancario/finanziario), specialmente nell’area legata alla gestione dei sinistri.
Fabio Sgroi
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