Secondo i dati dell’Ivass, l’incremento complessivo è stato del 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo semestre 2024 le imprese di assicurazione che operano in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea presenti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 62.330 reclami, con un incremento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente pari al 18,9%. È quanto reso noto dall’Ivass.
La ripartizione, per comparto, è stata questa: 27.519 reclami hanno riguardato il ramo Rc auto (44,1% del totale), 25.540 i rami danni diversi dalla Rc auto (41%) e 9.271 i rami vita (14,9%).
In particolare, il numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane è aumentato (51.782, +20,5%); è cresciuto anche quello delle imprese estere (10.548, +12,1%), come si evince dalla tabella sotto.
Per le compagnie italiane, questa è stata l’incidenza dei reclami fra i vari comparti: Altri rami danni 43% (42% nel primo semestre 2023), Rc auto 41% (42%), rami vita 16% (invariato). Per le imprese estere il peso dei reclami nei comparti Rc auto era del 60% (54% nel primo semestre 2023), altri rami danni del 29% (30%) e rami vita dell’11% (16%).
Quanto all’esito, è stato accolto il 33% dei reclami, l’8% si è concluso con una transazione e il 59% è stato respinto. Il tempo medio di risposta è stato di 22 giorni, ben al di sotto della soglia normativamente prevista di 45 giorni.
Le imprese hanno evaso complessivamente l’86,9% dei reclami trattabili. Di questi, il 33% è stato accolto totalmente, mentre l’8% si è concluso con una transazione. I reclami respinti sono stati pari al 59%. Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto da Regolamento del 2008: 22 giorni.
Fabio Sgroi
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