Il presidente dell’Ivass: «Devono essere rese più snelle ed efficaci. Ne va della percezione del funzionamento del mercato unico europeo».

Il coordinamento fra Ivass e le altre autorità europee di settore per la vigilanza su operatori transfrontalieri, in particolare su compagnie attive sul mercato italiano in regime di libera prestazione di servizi, «continua a registrare qualche caso di difficoltà». È quanto evidenziato da Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass.
L’attuale impostazione, secondo Signorini, evidenzia dei limiti e può succedere che l’adozione di iniziative richieda «tempi lunghi, non compatibili con un’adeguata e tempestiva tutela dei consumatori. Crediamo che sia necessario rivedere e rafforzare le procedure esistenti, incentrate sull’Eiopa, rendendole più snelle ed efficaci; ne va della percezione del funzionamento del mercato unico europeo».
Fabio Sgroi
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