venerdì 07 Novembre 2025

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COMMISSIONE ACCORDI E DIMISSIONI. LE PRECISAZIONI DELL’UNIONE AGENTI AXA

In una lettera inviata alla redazione di Tuttointermediari.it, il presidente Gaspare Menduni e la sua giunta sottolineano, fra le altre cose, che l’organo in questione «ha poco operato perché gli argomenti di competenza non sono stati trattati, ma i colleghi…».  

L’Unione Agenti Axa, in una lettera inviata alla redazione di Tuttointermediari.it, interviene sulla questione dimissioni dei membri della commissione accordi nell’ambito dell’area distribuzione, di cui ieri è stato pubblicato un articolo.

Il presidente Gaspare Menduni e la sua giunta hanno voluto fare alcune precisazioni, su come sono andati i fatti. «Il 14 maggio 2020 la segreteria dell’Uaa ha ricevuto una lettera di dimissioni da una fantomatica “Commissione distribuzione”. Tale commissione, come si evince dagli organigrammi ufficiali del gruppo, non esiste!», sottolinea Uaa. «La giunta ne ha dedotto, come evidenziato anche nell’articolo di Tuttointermediari.it, che si trattasse della “Commissione accordi”, l’unica che vede tra i suoi membri i colleghi Alessandro Lazzaro e Sergio Rovera. Quest’ultimo, è stato co-presidente Uaa con l’attuale presidente  Gaspare Menduni, in seguito alla fusione delle due vecchie rappresentanze degli agenti Axa, confluite poi nella neonata Unione Agenti Axa. A parte i due summenzionati colleghi», prosegue la lettera, «la commissione è composta anche da Giorgio Padovese, Chiara Censoni e Giovanni Mussuto, la cui firma però non  è in calce alle dimissioni, il che quindi non autorizzerebbe a dire che si sia dimessa l’intera commissione. Gli altri firmatari della lettera di dimissioni, i colleghi Simone Turrini e Paolo Tonazzi, non fanno parte di questa commissione (come si evince ancora dagli organigrammi ufficiali).  Spetta a loro dunque chiarire all’Uaa se le dimissioni debbano ritenersi valide per eventuali altri incarichi ricoperti all’interno dell’associazione».

Menduni e la sua giunta hanno infine puntualizzato «che la “Commissione accordi”, durante questo primo anno di mandato, ha poco operato perché gli argomenti di competenza di tale commissione non sono stati trattati, ma i colleghi hanno sempre dato un fattivo contributo  ideologico. In ogni caso una commissione viene consultata, come è tradizione, allorquando l’argomento richiede le sue specifiche competenze o quando ritenuto utile dai vertici dell’associazione. Diversamente resta a disposizione del gruppo che l’ha nominata fino alla fine del proprio mandato».

Fabio Sgroi

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